Pasta Berruto passa al Fondo italiano d'investimento
Pasta Berruto passa al Fondo italiano d'investimento
- Information
di Luca Salomone
Pasta Berruto diventa, al 60%, del Fondo italiano d’investimento, società di gestone del risparmio pubblico-privata, nata nel 2010 su iniziativa del Mef e partecipata da vari soggetti, fra i quali Cdp, Abi, Banca Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm e Bper Banca.
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Fra gli obiettivi dell'ingresso ci sono l’aumento della capacità produttiva, l’ulteriore sviluppo estero e l’innovazione.
La quota transata è quella prima in capo a Webcor investments limited di Malta, holding familiare con asset superiori a 800 milioni di euro, guidata dal fondatore, l'uomo d'affari belga-libanese Ali Nehme Nesr.
Conti in salute
Berruto, con base a Carmagnola, in provincia di Torino, affonda le proprie radici fra l’Ottocento e i primi del Novecento. Per essere scrupolosi la storia imprenditoriale è iniziata nel lontano 1881, ovvero 143 anni fa.
Attiva principalmente nella produzione di pasta secca di grano duro in conto terzi (Gdo, industria e Horeca), la società commercializza anche marci di proprietà, come Arrighi, varietà di pasta speciale (biologica e integrale), primi piatti pronti e sughi. E' presente online, con un proprio e-commerce.
Nel 2023 i ricavi dell’azienda piemontese, più di 71 addetti, erano in crescita a 64,4 milioni di euro, rispetto ai 61 del 2022, con margini in costante miglioramento.
Ancora nel 2022 – secondo i dati camerali – l’utile netto appariva nettamente in positivo, con un valore prossimo ai 2,7 milioni di euro.
Primi oltre frontiera
Più in dettaglio Pasta Berruto si contraddistingue per un’elevata vocazione export (90% del fatturato). Oltre frontiera l’impresa raggiunge più di 100 Paesi, una diffusione che le consente di essere il primo pastificio italiano per tasso di esportazioni.
Per inciso Berruto dispone di 9 linee produttive, dalle quali escono circa 65 mila tonnellate all’anno di generi alimentari.
I fratelli Stefano e Matteo Berruto, rispettivamente amministratore delegato e direttore di stabilimento, insieme alla sorella Anna Maria, resteranno all’interno della compagine azionaria, come soci di minoranza, e manterranno ruoli di tipo operativo.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto a breve, cioé entro aprile 2024.
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