Gruppo De Angelis: da 115 a 250 milioni di euro
Gruppo De Angelis: da 115 a 250 milioni di euro
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di Luca Salomone
Minibond da 6 milioni di euro per De Angelis Food: il gruppo, controllato dal fondo Aliante Equity e specializzato nella pasta fresca e nei prodotti di gastronomia, si è dato l’obiettivo di salire a 250 milioni di euro di fatturato consolidato entro il 2030 (più di un raddoppio) e di crescere ancora a livello internazionale.
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Nove alleati per la gastronomia
L’operazione è stata strutturata e collocata da Banca Finint e sottoscritta da Bcc Banca Iccrea e Banca Popolare dell’Alto Adige (Volksbank).
L’emissione obbligazionaria, che consolida un piano di investimenti avviato da tempo, darà impulso ai due principali settori operativi, rafforzandone la produzione che, per la gastronomia, è presidiata da Emmefood di Poggio Torriana, in provincia di Rimini.
De Angelis, con sede a Villafranca di Verona, ha costruito, a partire dal 2021, un insieme formato da nove aziende: il pastificio abruzzese Regal, il raviolificio bergamasco Poker, la parmense Food valley (surgelati plant-based e pasta fresca ripiena di sole verdure), Verum, (bevande naturali), Modea (panificazione), dalla padovana Saordemar( sughi di pesce e piatti di baccalà), oltre alla stessa De Angelis, focalizzata sulla pasta fresca, ed Emmefood (piatti pronti per i canali Gdo e Horeca). Si aggiunge De Angelis Usa–Sfoglini (West Coxsackie, New York) che, grazie allo stabilimento in loco, realizza pasta secca con grano americano.
L'export è già al 45 per cento
Il gruppo, coperto da 7 certificazioni di prodotto e di processo, ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi consolidati di 115 milioni di euro (+27% sul 2022) e un Ebitda di 12,5 milioni di euro (11 per cento).
La capogruppo, De Angelis food Spa, nata nel 1983 (come Il Pastaio), propone attualmente 65 ripieni e confeziona 100 tonnellate al giorno fra pasta all’uovo ripiena, pasta all’uovo lunga e corta, pasta gluten free, bio e vegana.
Oggi, sommando le varie aziende, si contano 9 stabilimenti in Italia e uno oltre oceano. Il rapporto fatturato/export, destinato a salire, si attesta già al 45 per cento.
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