Nonostante l’emergenza sanitaria, Gruppo Granarolo si è dimostrato resistente nel 2020, con un fatturato consolidato di 1.280 milioni di euro, in calo di appena 3 punti (-37 milioni) sull’anno precedente.

La variazione, a perimetro costante e al netto dell’effetto cambi, -3,1%, sconta, principalmente, la riduzione delle vendite nel normal trade e food service sia in Italia, sia negli altri Paesi in cui il colosso lattiero caseario è presente: Francia, Regno Unito, Brasile, Usa, Far East e tanti altri, per un totale di 14.

L’andamento del canale Gdo, seppure molto dinamico, non è bastato a compensare le perdite degli altri due comparti distributivi.

Infatti, i cambiamenti sociali imposti dalla nuova normalità hanno penalizzato duramente il fuori casa (oltre 30% dei ricavi del gruppo), che ha perso il 40,7% a livello nazionale e il 25-30% medio per Granarolo, con picchi del -80% da marzo a maggio.

Avvantaggiati, al contrario i consumi domestici, ma attraverso un mix di spesa diverso e che ha privilegiato soprattutto i prodotti di base e con una shelf life più lunga (latte Esl fino a 30 giorni e Uht) e gli ingredienti, come uova, formaggi e mascarpone.

Il margine operativo lordo si è attestato a 78,5 milioni pari al 6,1% dei ricavi, sostanzialmente in linea con le previsioni aziendali e in miglioramento, rispetto al 2019, di 5,8 milioni di euro (+8%).

Le vendite del gruppo sono, tradizionalmente, concentrate in Italia, (66,8% del valore), mentre la percentuale dell’Europa, pari al 28,2% dei ricavi, è aumentata dell’1 per cento. I mercati extra europei, 4,9% del giro d’affari, hanno registrato una diminuzione del 10,9 per cento.

Complessivamente, oltre confine, il fatturato raggiunge il 33% del totale, confermando una ripartizione stabile rispetto all’esercizio precedente.

Il risultato operativo (Ebit) si è attestato a 28 milioni di euro, pari al 2,2% dei ricavi, mentre il risultato netto dell’esercizio ha registrato un utile di 15,8 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta si è attestata a 164 milioni di euro, in incremento di 2,6 milioni, rispetto all'esercizio 2019.

Il Cda, tenuto conto di risultati molto positivi, in rapporto allo scenario presente, ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 12,5 milioni di euro.

Leggi anche la nostra intervista a Filippo Marchi, direttore generale di Granarolo