Orsero e Cerchia holding: una joint venture che fa crescere i piccoli frutti
Orsero e Cerchia holding: una joint venture che fa crescere i piccoli frutti
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di Luca Salomone
Società mista fra Gruppo Orsero (quotato all’Euronex Star Milano) e Cerchia holding, guidata da Matteo e Luca Molari e specializzata nella selezione varietale e nel vivaismo dei frutti di bosco.
La joint venture si chiama I Frutti di Gil ed è controllata da Orsero al 51 per cento.
A Cerchia fanno capo due aziende indipendenti: Molari società agricola di Cesena, che si occupa prevalentemente di propagazione vivaistica di lamponi, more e mirtilli, e G-Berries e Molari società agricola, dedita alla selezione colturale e all’Ip management (valorizzazione della proprietà intellettuale e dei relativi asset).
Tutto passa dall'hub di Verona
Il progetto si sviluppa grazie alla scelta di aree di coltivazione e produttori di qualità, in grado di assicurare frutti freschi, per 52 settimane all’anno.
I raccolti sono poi lavorati in aree dedicate all’interno dei magazzini Orsero e distribuiti in tutta Italia, attraverso l’hub di Verona, che svolge il compito di piattaforma centrale.
E proprio a Verona il colosso Orsero (oltre 1.540 milioni di euro di ricavi netti nel 2023) sta costruendo un nuovo magazzino di 7 mila mq su 2 piani, adiacente a quello già operativo, che vanta, anche 1.200 mq completamente dedicati ai piccoli frutti.
Il sodalizio ha lo scopo di sviluppare un progetto di filiera dedicato e sostenuto, da un lato, dalla lunga esperienza della famiglia Molari nel miglioramento varietale e nella propagazione vivaistica e, dall’altro dalla forza, commerciale e distributiva, di Orsero, che – per inciso – oltre a operare in Italia è attivo in Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Messico, Costa Rica e Colombia.
Un grande potenziale
Spiegano Raffaella Orsero, vicepresidente e amministratore delegato, e Matteo Colombini, Co-Ceo e Cfo di Gruppo Orsero: «Viviamo in un periodo in cui la ricerca di soluzioni comode e pratiche per consumare prodotti sani e freschi è costante: i frutti di bosco rispondono a pieno a questa necessità».
Aggiunge Matteo Molari, Co-Ceo di Frutti di Gil e direttore generale di G-Berries: «I Frutti di Gil è un progetto nato come piccola avventura locale per omaggiare il lavoro di nostro padre Gilberto. Poi, anno dopo anno, abbiamo iniziato a pensare che potesse essere qualcosa di più», una riflessione che, appunto, ha portato alla joint venture.
Secondo i dati di Italian Berry – GfK (aggiornati al 31 dicembre 2023) il mercato italiano dei frutti di bosco è salito del 67% nell’ultimo triennio, per superare i 202 milioni di euro.
Anche se la quota, rispetto al consumo totale di frutta fresca è ancora piccola (3,5%), il prodotto ha un grande potenziale, in quanto è acquistato da un terzo delle nostre famiglie.
Leggi anche la nostra intervista ad Alessandro Canalella, Chief commercial officer di Gruppo Orsero
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