È in ottima salute Fattorie Garofalo di Capua (Caserta), gruppo agricolo cooperativo impegnato nella produzione di latte e carne di bufalo, nella trasformazione delle materie prime in Mozzarella di bufala campana Dop e salumi e nel retail: il fatturato consolidato 2017 ha raggiunto 82,3 milioni di euro, in crescita del 18 per cento.

Il livello degli investimenti, sempre nel 2017, ha superato 10 milioni di euro, pari al 22,9% della somma stanziata negli ultimi 6 anni (oltre 44 milioni). È aumentata anche l’occupazione, passata, in 12 mesi, da 260 a 330 unità lavorative.

Il risultato in termini di volume d’affari ha alle spalle la diversificazione degli investimenti nel mondo distributivo – 2,4 milioni negli ultimi anni - che hanno consentito di incrementare sensibilmente il numero degli addetti e i ricavi.

L’impegno nel retail rende molto – spiega l’azienda - perché la rete di somministrazione al pubblico di mozzarelle e salumi di bufalo è di proprietà del gruppo mediante Holding Fattorie Garofalo, la nuova società impegnata nell’apertura e gestione dell’insegna Fattorie Garofalo mozzarella bistrot in Italia e all’estero. Il giro d’affari di HFG è passato, in 12 mesi, da 3,1 a 10,5 milioni di euro”.

Nel complesso, il fatturato delle 4 società del gruppo è cresciuto del 15%, passando da 59,4 a 68,6 milioni.

Fortemente in positivo (+30%) sono state anche le sei aziende zootecniche che fanno capo alle 4 imprese principali, che hanno visto lievitare i ricavi dai 10,5 milioni di euro del 2016 ai 13,7 del 2017. Il latte di bufala, principale fonte di entrata, viene pagato dai caseifici del gruppo a prezzo di mercato, un prezzo che si è mantenuto su livelli elevati, garantendo i primi frutti.

L’impegno finanziario di Garofalo ha seguito un preciso orientamento, con una particolare attenzione riservata allo sviluppo e alla crescita delle aziende zootecniche: 7,2 milioni investiti nel 2017 e più di 32 dal 2012 a oggi. In questo settore si registrano significativi esperimenti colturali – entro il 2018 l’impresa agricola Arianuova sarà convertita al biologico - e di gestione, con attenzione alla produzione di energia rinnovabile da biogas, come nel caso dell’azienda Santo Ianni (anche questa impegnata in agricoltura) dove è in esercizio un impianto di cogenerazione da 0,6 megawatt di potenza.

Gli investimenti nel ramo industriale sono stati significativi - 1,4 milioni nel 2017 – e rientrano nel consolidamento di quanto fatto negli ultimi sei anni: oltre 9,5 milioni tra 2012 e 2017 dedicati al miglioramento della produzione di Mozzarella di bufala campana Dop e al rafforzamento delle linee di produzione di Casaro del Re di Santa Maria Capua Vetere, vicino a Caserta.

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