Eridania passa a Cristal Union
Eridania passa a Cristal Union
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Eridania Sadam – 355 milioni di fatturato consolidato nel 2014 - parla francese: il re italiano dello zucchero, al 51% di gruppo Maccaferri, passa infatti al 100% ai soci (al 49%) di Cristal Union.
Fondata a Genova nel 1899, Eridania, con 57 stabilimenti nel mondo, è passata al colosso industriale bolognese nel 2003, mentre Cristal ha fatto il suo ingresso nel 2010.
La compagnia francese ha chiuso l’ultimo esercizio, con un giro d’affari consolidato di 1,7 miliardi di euro, dando lavoro a 12.000 persone: 2.200 dipendenti e 9.300 agricoltori-cooperatori. La sua produzione annua è di 1,5 milioni di tonnellate di zucchero.
Secondo un comunicato è stata «una scelta non facile ma giustificata dall’evoluzione della normativa Ue che, con la piena liberalizzazione del mercato dello zucchero, consentirà un’espansione della produzione da parte delle imprese saccarifere operanti nell’Europa continentale, a scapito dei Paesi, quale l’Italia, caratterizzati da condizioni meno competitive».
Tale operazione - che non solo assicura, ma rafforzerà anche la continuità del posizionamento di mercato di Eridania Italia, grazie alla garanzia di approvvigionamento data dall’appartenenza a uno dei primari produttori saccariferi comunitari - si inquadra nel processo di concentrazione in atto a livello continentale, in vista dell’abolizione delle quote di produzione nazionali a partire da ottobre 2017.
“Il Gruppo Eridania Sadam – prosegue il comunicato - resta comunque presente nel settore agroalimentare con le attività svolte da Naturalia Ingredients e, nel mercato dei dolcificanti, con Tic, nell’ambito di un disegno volto a uscire dal settore commodity, concentrandosi sullo sviluppo di prodotti innovativi e a maggior valore aggiunto. In tale contesto si inquadrano anche i progetti in fase di sviluppo presso il sito industriale di San Quirico (Parma), indirizzati a produzioni innovative nel settore della chimica verde, con l’obiettivo di valorizzare filiere agricole non alimentari”.
Il closing dell’operazione, il cui valore non è al momento noto, è atteso entro il mese di luglio.
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