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Cavit, un consolidato a prova di Covid

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Cavit, un consolidato a prova di Covid

Cavit, un consolidato a prova di Covid

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Redazione

L'assemblea annuale dei soci Cavit, undici cantine, collegate a oltre 5.

50 viticoltori, ha approvato il bilancio consolidato 2019-2020. I dati tengono conto dell'operazione perfezionata a dicembre 2019 con la Cantina di Lavis e Valle di Cembra, che ha portato all'acquisizione di Cesarini Sforza e Casa Girelli, nonché al controllo della società commerciale Glva, incaricata della distribuzione dei marchi di Cantina La-Vis, Cembra Cantina di Montagna e Cesarini Sforza.

Un'operazione resa possibile dalla solidità della posizione finanziaria netta che si mantiene ampiamente positiva (Pfn al 31 maggi 2020: 14,8 milioni di euro) pure a fronte dell'impiego di risorse per l'acquisizione dei nuovi asset.

Nonostante la congiuntura economica sfavorevole, dominata nel corso dell'ultimo trimestre di esercizio dall'emergenza Covid-19, i risultati - che comprendono anche la controllata tedesca Kessler Sekt & Co KG. - sono positivi, continuando ad assicurare un elevato livello di servizio verso i soci viticoltori, remunerati anche quest'anno in modo soddisfacente.

Il bilancio si chiude con un fatturato consolidato di 209,7 milioni di euro, che recepisce i risultati delle società neoacquisite solo per il periodo post acquisizione, dal primo gennaio 2020 al 31 maggio 2020, segnando un incremento del 9,5 per cento.

Nel contesto generalizzato di sofferenza dei mercati, Cavit ha potuto contare sulla consolidata diversificazione del portafoglio prodotti e dei canali distributivi presidiati, nonché sull'ampio ventaglio di Paesi di esportazione.

Sul mercato nazionale, a fronte di una forte riduzione dei consumi fuori casa generata dai nuovi stili di vita si è registrato un trend positivo per il consumo di vino in casa. La linea Mastri Vernacoli, ben referenziata presso la distribuzione moderna, ha chiuso l’anno con un +14,3% in valore.

Non sono mancanti elementi di difficoltà che hanno riguardato, in particolare, le misure preventive adottate nello stabilimento di Ravina di Trento per la gestione dell'emergenza sanitaria, che di fatto hanno ridotto la capacità produttiva nei mesi da marzo a maggio, causando ritardi nella gestione degli ordini.

A questo si aggiunge la delicata situazione del canale Horeca che, a causa della chiusura di bar e ristoranti, ha visto azzerarsi i consumi fuori casa nei mesi di marzo e aprile, mentre le regole di distanziamento all'interno dei locali, i timori di contagio da parte della clientela, nonché la contrazione dei flussi turistici hanno determinato una riduzione delle vendite anche nel periodo successivo.

Sempre nel canale della distribuzione moderna, sul fronte della spumantistica, sono aumentati i consumi, premiando lo spumante Muller di Cavit (+4,4% nell'anno 2019 e +11,3% nel primo semestre del 2020), con un risultato che rafforza le posizioni conquistate negli ultimi anni.

Una menzione merita Altemasi Trento Doc, linea di spumanti di eccellenza nel metodo classico destinata alla fascia premium della ristorazione, enoteche e wine bar che, nonostante la situazione di sofferenza generalizzata del canale, ha continuato nel suo percorso di affermazione, con un costante trend positivo e consumi in aumento soprattutto nel periodo estivo.

Infine, sempre in ambito spumantistico, positivi anche i riscontri di Kessler Sekt. Infatti, malgrado la forte flessione del canale elettivo del brand, rappresentato dall’Horeca, il fatturato è salito dello 0,5% arrivando oltre i 9,5 milioni di euro.

Anche sui mercati internazionali, che continuano a rappresentare per Cavit l'80% del giro di affari, l'emergenza sanitaria ha prodotto le medesime conseguenze osservate in Italia relativamente al cambiamento degli stili di vita e di consumo.

In particolare, le vendite del gruppo negli Usa - che rappresentano storicamente la destinazione primaria delle esportazioni - hanno registrato complessivamente ottimi risultati, segnando una crescita della quota di mercato.

Il canale della distribuzione moderna (il cosiddetto "off trade") è il driver di crescita anche per tutti gli altri mercati come Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Lituania, Svizzera, Austria, con consumi in casa stabili, o in crescita, a compensazione, quantomeno parziale, del calo generalizzato del fuori casa.

In conclusione, la lettura del bilancio di esercizio 2019/2020 - contrassegnato dall'eccezionalità della pandemia globale e dalla grande instabilità dei mercati - descrive un'azienda solidamente capitalizzata, ben organizzata e in ottima salute, che ha saputo assicurare risultati economici in crescita.

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