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Caffè Vergnano: tutto l'aroma di un buon bilancio

Caffè Vergnano: tutto l'aroma di un buon bilancio
Caffè Vergnano: tutto l'aroma di un buon bilancio

Caffè Vergnano: tutto l'aroma di un buon bilancio

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Luca Salomone

di Luca Salomone

Volano i conti 2023 di Caffè Vergnano, dopo un 2022 abbastanza complesso e segnato da una contrazione dell’Ebitda e da una perdita di 425,4 mila euro (dati camerali) rispetto ai 3,5 milioni di utili del 2021,

istribuzionemoderna.info/news/caffe-vergnano-plus-9-percent-dei-ricavi-nel-semestre-lhoreca-guida-la-crescita" target="_blank">ma anche dopo un primo semestre positivo.

La crescita è multicanale e multinazionale

L’azienda di Santena (Torino), fondata nel 1882 – il che la rende una delle più antiche torrefazioni italiane – mette a segno un +7 per cento sul fatturato lordo, toccando 106 milioni di euro.

Il settore in maggiore crescita è l’Horeca (+14%) che rappresenta il 37% del giro d’affari prima delle tasse, ma tutti i canali (Gdo, vending, e-commerce, monomarca) sono in positivo e, specialmente, hanno recuperato profittabilità, grazie a una strategia che mira a posizionare il marchio come punto di riferimento della fascia premium, una strategia che porta a una crescita a tripla cifra dell’Ebit (risultato ante oneri finanziari e imposte) del 160% sul 2022.

Sul versante export prosegue, in modo positivo, l’alleanza con Coca-Cola Hbc che, nel 2021 ha rilevato il 30% del capitale della torrefazione piemontese. Nel corso dell’anno sono stati raggiunti 17 Paesi, gettando le basi per lo sviluppo internazionale dei prossimi anni.

Negli ultimi mesi del 2023 il brand, che vanta una propria divisione estero, è riuscito a entrare a Singapore, in Kazakistan, Mongolia e Thailandia.

Venticinque anni di monomarca

Il drastico inasprimento del costo del caffè crudo (+180% dal 2021 a oggi e +40% nell’ultimo anno per le origini Robusta; +74% dal 2021 a oggi e +14% nell’ultimo anno per le origini Arabica) sta mettendo a dura prova il settore, ma Vergnano ha reagito puntando, come detto, sulla fascia alta e focalizzandosi su un’offerta distintiva anche dal lato dei servizi. Nell’ultimo triennio gli investimenti per l’innovazione delle linee produttive e verso gli stabilimenti sono stati di 20 milioni di euro, un impegno che permetterà di ottenere beni ancora migliori dal punto di vista qualitativo e con un impatto ambientale sempre più ridotto.

Per la storica impresa, 142 anni di vita, è poi il momento di celebrare il 25° anniversario dall’apertura, a Bari, del primo Caffè Vergnano 1882. Da allora sono stati inaugurati, con quattro format (da 10 a oltre 100 mq), punti di vendita e ristoro in tutto il mondo.

Oggi le location sono 180 fra Italia ed estero: nel nostro Paese circa 120 indirizzi e 60 riparti fra le altre nazioni d’Europa e il resto del mondo.

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