Avicola Alimentare Monteverde, controllata dalla famiglia Crescenti, incassa 4,4 milioni di euro a fondo perduto per lo sviluppo della propria filiera.

La somma, erogata da Invitalia, nell’ambito del Pnrr, e ottenuta grazie al supporto di Warrant hub (società di consulenza strategica e finanziaria del gruppo industriale Tinexta, quotato all’Euronext Milano) sarà utilizzata per un ampliamento da 12,5 milioni di euro dello stabilimento di Rovato (Brescia) e dedicata allo sviluppo di cinque nuove linee di produzione per le preparazioni di qualità.

Il progetto industriale

Più in dettaglio l’azienda di Rovato (Brescia) opera da 70 anni nel settore ed è oggi il quinto produttore avicolo nazionale, con un fatturato di circa 100 milioni di euro e utili 2022 di oltre 1 milione e 280 mila euro.

Il sito lombardo, che lavora solo pollo al 100% italiano, si amplierà di 3.100 mq, di cui 1.600 destinati a locali di lavorazione, 250 a una nuova cella di stoccaggio del congelato, 1.000 mq a magazzino e altri servizi.

Verranno inoltre effettuati interventi di ristrutturazione su 1.800 mq di impianti già in essere.

Il programma prevede, poi, l'acquisto di attrezzature innovative, per sviluppare progetti incentrati sulla sostenibilità.

Le linee di Monteverde includono preparazioni e precotti per la ristorazione collettiva, precotti di alta qualità con caratteristiche innovative, preparazioni a base di carne, prodotti ottenuti da polli allevati con maggiore benessere e congelati in buste singole, per contrastare lo spreco.

La sostenibilità innanzi tutto

L’azienda, fondata nel 1950, dall’imprenditrice Elvira Benedetti, ha intrapreso, dal 2005, un percorso di certificazione che attesta e assicura la rintracciabilità e tutela le condizioni di lavoro.

«L’obiettivo della nostra filiera è di creare un sistema in cui coniugare in modo equilibrato sostenibilità ambientale, economica, sociale e nutrizionale – sottolinea Rosa Anna Crescenti, legale rappresentante -. Grazie all’incremento della gamma di prodotti e al conseguente aumento di fatturato, potremo aprirci verso nuovi mercati, generando un incremento occupazionale, con inserimento di nuove risorse. Il potenziamento della filiera avrà impatti positivi anche su altre realtà, specialmente sulle Pmi locali, che potranno contribuire a soddisfare la crescente domanda di beni e servizi provenienti dagli allevamenti avicoli, dalle imprese di trasformazione e dai clienti».

«Nel nostro programma di investimento – continua Crescenti – sono centrali gli obiettivi Esg. Circa il 20% del totale complessivo si concentrerà sull’efficienza dei processi produttivi, sulla minimizzazione e valorizzazione degli scarti, nonché sull’efficienza energetica, con un risparmio atteso del 15 per cento».