Barilla: buona per l'Italia, buona per il Sudamerica
Barilla: buona per l'Italia, buona per il Sudamerica
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Un 2014 in positivo per Gruppo Barilla.
Il fatturato si è attestato a 3.254 milioni di euro, con una crescita, a parità di perimetro, ed escluso l’effetto cambio, del 2% rispetto al 2013.
Il margine operativo ricorrente, al lordo degli ammortamenti e delle svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali (Ebitda), ha avuto un’incidenza media del 13,1% sul fatturato, rispetto al 12,7% dell’esercizio precedente (427 milioni di euro contro 409).
Nel corso dell’anno, Barilla ha continuato a investire, dando priorità all’incremento della capacità produttiva e di stoccaggio. La spesa per investimenti è stata di circa 155 milioni rispetto ai 146 del 2013. Prosegue la riduzione dell’indebitamento, che passa, sempre a parità di perimetro, da 347 a 250 milioni.
In Italia, dove l’uscita dalla crisi economica è più lenta rispetto ad altri Paesi, il gruppo, è riuscito a mantenere le proprie posizioni. I volumi nazionali, che formano la metà del fatturato, sono cresciuti dell’1%, dunque con lo stesso tasso del 2013.
I risultati sono stati sostenuti anche dall’affermazione dei nuovi prodotti da forno, come le "Focaccelle”: a meno di un anno dal lancio, sono state acquistate da oltre 4 milioni di persone.
Per quanto riguarda l’estero, le quantità crescono del 5% in Europa (esclusa l’Italia), del 4% nelle Americhe e del 6% nella regione Asia, Africa e Australia.
Da sottolineare l’ottimo ingresso nel mercato britannico, dove Barilla è entrata in modo strutturato nel 2014. A New York, inoltre, è stato inaugurato un secondo ristorante Academia Barilla, grazie ai riscontri positivi della prima apertura, avvenuta a fine 2013.
“In Italia, in un mercato declinante, riusciamo comunque a registrare volumi in lieve crescita - ha commentato Claudio Colzani, amministratore delegato -. All’estero, nei Paesi considerati strategici per lo sviluppo dell’azienda, quali Brasile e Russia, siamo cresciuti fortemente,- rispettivamente del 50% e del 93%”.
Non è tutto. Come riporta “Il Sole 24 Ore Radiocor”, la multinazionale parmense non esclude, proprio sul versante estero, operazioni di acquisto. "Stiamo guardando ad acquisizioni internazionali nelle categorie del primo piatto all'italiana e quindi pasta, sughi e prodotti da forno - ha confermato Colzani -. Il nostro obiettivo primario è il Sudamerica perché lì c’è consumo di pasta e noi portiamo pasta di qualità. Vogliamo avere una quota del 20% a livello mondiale”.
Barilla prosegue nell’innovazione e sta per lanciare "CucinaBarilla”, un sistema composto da un forno "intelligente” e una gamma di kit contenenti ingredienti predosati per preparare in casa pane, pizza, pasta e altri deliziosi piatti con pochi semplici gesti.
Il forno riconosce i kit tramite una speciale etichetta Rfid, che consente la preparazione nei modi e tempi giusti, assicurando un ottimo risultato con il minimo sforzo. Il progetto è frutto di una partnership tra Barilla, che produce e vende i kit online, e Whirlpool, che produce il forno, in vendita nei canali tradizionali.
A giugno, inoltre, arriverà sugli scaffali nazionali la nuova pasta Barilla, con una semola a più alto contenuto proteico e un’ottimizzazione della geometria del formato e del processo produttivo. Sarà riconoscibile grazie a un nuovo packaging, con una finestra sul fronte della confezione. Il lancio sarà accompagnato, in settembre, da una campagna interpretata dall’attore Pierfrancesco Favino, sotto la regia di Gabriele Salvatores.
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