Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 19 Agosto 2022 - ore 16:00
Le prime navi batteranno bandiera gialla e blu? Non si sa. Ma la cosa certa è l'ingresso nel trasporto marittimo con quattro imbarcazioni.
Il colosso spagnolo è costantemente al centro dell'attenzione, questa volta per il nuovo punto vendita nel cuore della Capitale.
Alla base della bufera è un componente tecnico, che però l'azienda di Alba ha provveduto a sostituire.
La proposta di Bruxelles sarebbe troppo vaga e non andrebbe affatto nella direzione della semplificazione. Ecco perché.
Una scelta difficile e che farà discutere. Ma le ragioni del colosso francese non sono certo infondate.
Apertura a Milano centro, ingresso nella telematica e grandi progetti di espansione: questo il piano del colosso anglo-irlandese.
Se Mere non ha funzionato perché troppo spartano, l'insegna dell'imprenditore Andei Krivenko, ha trovato ostacoli ben diversi...
L'insegna russa chiude dappertutto in Europa occidentale. Ma la colpa è davvero dell'ondata di antisovietismo?
Gli americani entrano con un assegno che supera il doppio di quanto avevano pagato i francesi alla fine del 2017.
L'ultimo trimestre è stato molto proficuo per il colosso tedesco, che medita sinergie con la nuova controllata Disapo.de Apotheke.
Il big americano investe su una delle frontiere più avanzate e innovative del reparto freschi...che trova riscontro anche in Italia.
Italiano al 51 per cento, il leader di mercato ha deliberato, in Svizzera e Francia, il cambio di insegna dell'acquisita.
Il gruppo guidato da Jeff Colruyt è un'Esselunga del nord e produce in proprio molti alimenti freschi e freschissimi.
Le norme Ue risalgono al 2005, ma non vengono affatto rispettate. Ecco il 'j'accuse' di Strasburgo.