Lidl impone a Tesco il ritiro di Clubcard. Restyling da 8 milioni di sterline
Lidl impone a Tesco il ritiro di Clubcard. Restyling da 8 milioni di sterline
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di Luca Salomone
Scontro, in Gran Bretagna, fra Lidl e Tesco: il re del discount, che nel Regno Unito possiede oltre 960 punti di vendita e 14 centri distributivi, con 31 mila lavoratori, ha infatti ottenuto, dalla Corte di appello, la sospensione dell’utilizzo del logo Clubcard, il quale sarà sottoposto a un completo restyling.
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Ventuno milioni di utenti
Il marchio, formato da un ampio cerchio giallo in campo blu, sottolinea gli sconti speciali e i ribassi di prezzo destinati, appunto, ai possessori, della carta fedeltà Clubcard.
A febbraio 2023, secondo Statista, 14,4 milioni di consumatori avevano scaricato l’omonima app: 11,7 milioni di inglesi, 700 mila irlandesi e due milioni di residenti in Europa centrale. E la stessa fonte valuta che l’utilizzo sia ben più ampio, visto che, nel Regno Unito, il programma di loyalty è diffuso in 21 milioni di famiglie.
Il braccio di ferro è cominciato nel 2020, anno di introduzione della carta. Quasi subito Lidl ha ravvisato, in Clubcard, una copia del proprio marchio registrato e si è rivolto all’Alta Corte di Giustizia, tribunale di grado superiore, che gli ha dato ragione nell’aprile 2023. Ma Tesco ha fatto appello, ottenendo così di poter continuare a usare il marchio.
Il rifacimento, confermato in secondo grado, costerà a Tesco 7,8 milioni di sterline (circa 9 milioni di euro). Secondo i giudici l'impiego del brand è un tentativo di indurre deliberatamente in errore i consumatori, insinuando, inoltre, che i prezzi della catena britannica siano inferiori a quelli del concorrente tedesco.
Due leader a confronto
Come detto, Lidl è molto forte nel Regno Unito, dove è entrato poco meno di trent’anni fa, a novembre 1994, e dove ha una quota di mercato del 7,5 per cento, per un giro d’affari di 9,3 milioni di sterline (quasi 11 miliardi di euro) nell’esercizio chiuso il 28 febbraio 2023 (fonte Statista).
Tesco invece ha realizzato, nell’anno fiscale 2022/2023, vendite consolidate pari a 57,7 miliardi di sterline, in crescita del 5,3% a cambi costanti.
Il gruppo, leader nel Regno Britannico, opera, oltre che in Patria e in Irlanda, in Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia, con un totale di 4.419 punti vendita al termine dell'ultimo esercizio.
In Asia Tesco ha avviato la propria uscita nel 2023 e lo stesso ha fatto negli Usa, nel 2013, e in Canada, nel 2009.
Fondata da Jack Cohen, nel 1919, la catena è oggi una "public company", quotata alla Borsa di Londra. Possiede anche una propria banca, che è parzialmente in corso di cessione al gruppo Barclays.
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