Arriva dalla Russia uno dei più recenti ingressi nella Gdo europea, VkusVill che, come riferisce, fra le altre testate, il giornale belga Gondola, aprirà questa settimana il suo primo punto vendita ad Amsterdam. Da qui il gruppo ha intenzione di espandersi in Francia, a partire da Parigi, in Belgio e poi su scala europea e mondiale.

Ma chi è VksuVill? Un alimentarista ad alta crescita il cui nome significa ‘La città del gusto’, con oltre 1.200 punti di vendita sotto insegna nel proprio Paese dove ha un ritmo di inaugurazioni che, negli ultimi anni, si è avvicinato ai due supermercati al giorno, toccando una crescita media del fatturato del 60 per cento, una velocità che non è stata per nulla intaccata, in questi mesi, dalla pandemia in corso.

Fondato nel 2009 dall'imprenditore Andreï Krivenko (44 anni) il gruppo ha fatturato, nel 2019, 1,3 miliardi di dollari equivalenti, con una variazione sul 2018 del 72% e un Roi superiore al 100 per cento.

In aggiunta alla propria rete la catena, caso praticamente unico, vende le proprie Mdd attraverso 400 negozi di altri retailer.

Il segreto del fulminante successo è dovuto a una multicanalità molto spinta, che si avvale dei marketplace locali e internazionali, di una rete di 200 micromarket a libero servizio all’interno di altrettanti uffici moscoviti, di 75 macchine per il vending, di un proprio servizio logistico, che assicura la consegna in 15 minuti e, naturalmente, fa leva anche sul clicca e ritira.

In test c’è un nuovo format il cui assortimento è concentrato al 100% sui piatti pronti, conservati e surgelati. E, promette il sito aziendale, molti altri servizi e concept sono allo studio, per aggiungersi agli oltre 10 canali finora messi alla prova.

Lo stesso Krivenko intervistato da Reuters, ha spiegato che il retail all’antica non è più coerente con i bisogni attuali e che il commercio deve offrire prodotti adatti alla domanda, specie freschi, salutistici e ad alto contenuto di servizio, in una pluralità di circuiti commerciali.

Alla base dell’internazionalizzazione c’è allo studio ahche una Ipo alla Borsa di New York, che dovrebbe essere decisa nell’autunno del 2020 e perfezionata nella primavera del 2021.