Morrisons passa di mano....con la benedizione di Amazon
Morrisons passa di mano....con la benedizione di Amazon
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Passa sotto controllo americano Morrisons, la quarta catena di supermercati del Regno Unito, con 497 punti vendita nel 2021, in lieve crescita rispetto ai 492 del 2020, e un fatturato, da tre anni, più o meno stabile e intorno ai 17 miliardi di sterline (20 miliardi di euro).
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A rilevare l’insegna, dopo un’asta chiusa il 2 ottobre per 7,1 miliardi di sterline (8,3 miliardi di euro) è il fondo americano Clayton, Dubilier & Rice. In estate l’operatore finanziario aveva presentato una prima offerta, di 5,5 miliardi di sterline, ma si è trovato a fronteggiare altri investitori e soprattutto il gruppo newyorkese Fortress investment.
Fondato nel 1899 da William Morrison, il marchio inglese – inseguitore di Tesco, Sainsbury’s e Asda – ha destato tanto interesse perché è tutto sommato, un unicum. Possiede ancora - quasi interamente - il proprio patrimonio immobiliare, produce beni di consumo per la sua stessa rete e ha, addirittura, una flotta di pescherecci. Tutti beni che, secondo gli osservatori, potrebbero essere in parte alienati per sostenere il processo di acquisizione, ma anche per lanciare un piano di sviluppo retail.
A rendere ancora più attraente (e multicanale) Morrisons sono i saldi, e storici, legami distributivi con Amazon. Talmente saldi da rendere praticamente un ‘tormentone’, fino alle sogli dell’ingresso del nuovo proprietario, le voci di un sempre imminente, quanto scontato, acquisto della catena da parte della regina dei marketplace.
L’operazione è il secondo ‘big deal’ che, in poco tempo, anima la Gdo britannica. A febbraio è stato infatti perfezionato, per 6,8 miliardi di sterline (8 miliardi di euro), il passaggio di mano di Asda, ceduta da Walmart ai fratelli Issa, multimiliardari britannici di origini indiane. Gli ‘Issa Brothers’ sono, tra l’altro, i fondatori di Euro Garages, catena internazionale di distributori di benzina e relativi negozi di transito, con un fatturato equivalente a 20 miliardi di euro.
Non è tutto. Mohsin e Zuber Issa si sono appena regalati, il 4 ottobre, anche Cooplands, la seconda catena inglese di prodotti di panetteria e pasticceria, fondata nel lontano 1885 e oggi dotata di 170 punti vendita e caffè bar, sparsi in tutto il Regno Unito.
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