Ikea va oltre l'e-commerce con TaskRabbit
Ikea va oltre l'e-commerce con TaskRabbit
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È forse la notizia internazionale più innovativa della settimana, almeno nel mondo retail, l’acquisto, da parte di Ikea (357 negozi in 29 Paesi per 783 milioni di visitatori) del 100% di TaskRabbit, la piattaforma statunitense che mette in contatto, tramite web e soprattutto app per smartphone, 60.
00 artigiani free lance e consumatori per lo svolgimento, in giornata, di una varietà di piccoli compiti (task), previsti o imprevisti: montare un mobile, fare riparazioni, consegnare un pacco...
L’operazione, annunciata lunedì 25 settembre, sarà perfezionata entro ottobre. È previsto che TR (60 addetti) rimanga indipendente e continui a operare, attraverso la sede di San Francisco, anche per conto di altri soggetti commerciali.
L’ammontare della transazione è riservato, ma l’esponente della ‘gig economy’ (gig=lavoretti) sarebbe valutato intorno ai 50 milioni di dollari (circa 42 milioni di euro), dunque un piccolo sforzo per una multinazionale che fattura più di 34 miliardi di euro.
Fondata nel 2008 con il nome di RunMyErrand (run errand=sbrigare commissioni) dall’imprenditrice Leha Busque, classe 1979, Task Rabbit copre 40 città statunitensi. Opera inoltre su Londra, dove, in base a un accordo, svolge già, da novembre 2016, molti servizi per i clienti dei 40 punti vendita Ikea del Regno Unito. Confini che, secondo il nuovo proprietario, potrebbero essere ampliati.
Le ragioni dell’acquisto sono evidenti: semplificare al massimo la vita di quei clienti che desiderano il montaggio a casa o che, nel post vendita, hanno bisogno di riparazioni e personalizzazioni.
"L'urbanizzazione e la trasformazione digitale continuano a sfidare i concetti della distribuzione classica – ha commentato Jesper Brodin, presidente e amministratore delegato di Gruppo Ikea -. Dunque noi dobbiamo dimostrarci sempre più flessibili e rapidi. TaskRabbit ci permetterà di essere attenti e innovativi verso un numero crescente di consumatori, per soddisfarne le mutevoli esigenze”.
Insomma il big svedese dimostra di volere andare ben oltre il proprio e-commerce, che conta - grazie a Ikea.com - 2,1 miliardi di visitatori.
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