Deichmann investe 420 milioni di euro

Deichmann investe 420 milioni di euro
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Eccezionale tenuta, nonostante le difficoltà del settore moda e accessori, per Deichmann, che, da noi, conta circa 140 indirizzi.
Grazie a questo andamento, rilevabile nel bilancio 2024, la multinazionale tedesca ha pianificato, per quest’anno, 420 milioni di euro di investimenti (136 Germania), la cifra più alta di sempre.
Al centro il rinnovo di 450 negozi nel mondo, lo sviluppo della logistica e il potenziamento dell’infrastruttura di supporto alla multicanalità.
Il nuovo piano industriale, del resto, fa seguito ai robusti stanziamenti dello scorso anno, periodo in cui, fra l’altro, sono stati aperti nuovi centri distributivi in Svizzera e negli Stati Uniti.
Vendite estere al 68 per cento
Passiamo all’esercizio appena concluso. Il colosso germanico, con quartier generale a Essen, archivia il 2024 con un fatturato lordo di 8,7 miliardi di euro (7,5 miliardi netti), in leggera crescita rispetto agli 8,5 miliardi del 2023. Sterilizzando l’effetto cambi il delta positivo è di 2,3 punti percentuali.
In volume il gruppo, che ha 112 anni di attività, ha venduto 180 milioni di paia di calzature, sommando la rete fisica e l’online.
Deichmann, presente in circa 30 nazioni e con un 68% dei ricavi generati oltre confine, ha messo a segno, in Europa, grazie alla propria strategia di convenienza, un incremento delle vendite di 5 punti.
Un po’ più di tensione si è avvertita sul mercato domestico, dove si trovano 1.300 insediamenti commerciali: la Germania, principale economia continentale, sta infatti vivendo una recessione molto più profonda di quella delle altre nazioni occidentali. Questo ha portato il re delle calzature a mantenere un basso profilo di incremento. Il fatturato lordo, 2,7 miliardi euro, ha comunque realizzato un +1,5% a parità di perimetro.
Il dato è migliore della media: Bte, la locale associazione dei retailer di tessile, abbigliamento e accessori, valuta che gli acquisti di scarpe, in terra tedesca, abbiano perso, nel 2024, lo 0,8% in valore, lasciando sul terreno circa 90 milioni di euro e raggiungendo un giro d’affari combinato, prima delle imposte, di 11,62 miliardi di euro.
Snipes corre e MyShoes chiude
La rete internazionale di Gruppo Deichmann è rimasta pressocché invariata attestandosi a 4.700 negozi e 40 siti di commercio elettronico, come pure il numero dei dipendenti, pari a 49mila persone. Una staticità legata, come accennato, a un insieme di fattori: aumento dei costi di produzione, crisi geopolitiche, scarso o nullo incremento dei redditi delle famiglie, le quali hanno mantenuto costante e, talora, ridotto, il budget destinato ai beni di consumo e semidurevoli.
Nonostante questo scenario si è mossa molto bene la controllata Snipes: l’azienda di Colonia, sinonimo di sneakers e streetwear, con 800 negozi fra Europa (Italia compresa) e Usa, ha totalizzato una variazione positiva del 5%, salendo a un consolidato di 1,8 miliardi di euro.
Al contrario, per salvaguardare la redditività, lo scorso anno è stata portata a termine la dismissione della catena MyShoes, attiva in Germania e Austria: i 90 punti vendita sono stati chiusi a novembre 2024, insieme al sito di vendita online.
Infine, sul versante dei marchi, Deichmann, che già tratta, oltre ai propri brand, nomi come Adidas, Fila, Nike, Puma, New Balance, ha acquisito, nel 2024 anche i diritti, per l’Europa e gli States, delle scarpe Esprit (azienda tedesca colpita da importanti rovesci finanziari), oltre alle licenze di Kappa e s.Oliver.
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