Come cambia l'assetto azionario di Picard surgelati
Come cambia l'assetto azionario di Picard surgelati
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Cambio nella proprietà di Picard surgelati dove entra, con il 43%, l’imprenditore franco tunisino Moez Zouari, che affianca Lion Capital.
Il fondo britannico, in ogni caso, conserva il controllo del marchio con una quota del 53 per cento, un controllo acquisito, nel lontano 2010, da Bc Partners.
A confermarlo, dopo un lungo balletto, è l’Antitrust francese, che ha avallato l’operazione del passaggio a Zouari della parte prima in capo al gruppo agroalimentare svizzero Arytza.
Zouari, fino al 2019 grande affiliato di gruppo Casino ha nel frattempo restituito al titolare diverse centinaia di punti di vendita sotto insegna Leader Price, Franprix e Monoprix e, naturalmente, Casino.
L’Authority, che in prima battuta aveva contestato 75 sovrapposizioni, ha escluso qualsiasi rischio di effetto anticoncorrenziale.
Dal 1999 Picard è presente in Italia, dove ha aperto i primi negozi a Milano e Torino, per arrivare a un totale di 40 punti vendita situati in Lombardia, Liguria, Veneto, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.
“Picard – si legge sul sito aziendale -, nata in Francia ai primi del Novecento come distributore di ghiaccio, non è una catena distributiva come le altre: il suo obiettivo è semplificare la vita ai propri clienti con un’offerta che vanta oltre 750 prodotti surgelati di altissima qualità, con un’attenzione particolare al gusto, al valore nutrizionale degli alimenti, alla praticità delle proposte e all’innovazione continua dell’assortimento”.
Il marchio ha chiuso il 2019 con un fatturato di 1.415 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1.436,5 milioni del 2018.
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