L’anno appena concluso si è confermato positivo per il Consorzio Tutela Speck Alto Adige presidiato da Andreas Moser. Fiore all’occhiello del Consorzio, la produzione a marchio Speck Alto Adige IGP che ha registrato una crescita del + 2,3 % sul 2014 e rappresenta ormai il 36 % della produzione complessiva (31.800 tonnellate nel 2015 ossia + 0,4 % sul 2014).

Con il 66% delle vendite globali, il mercato interno si riconferma core market assoluto del Consorzio che trova nell’Alto Adige e nelle regioni settentrionali i principali sbocchi commerciali italiani. Sul territorio nazionale, la produzione viene commercializzata al 63 % tramite la grande distribuzione organizzata (canale G.D.O.). Mercato italiano ma non solo. Il marchio Speck Alto Adige IGP è uno dei prodotti di salumeria italiana più esportati. L’export rappresenta oggi il 34 % delle vendite e con una quota pari al 28 %, la Germania si riconferma il primo mercato di vendita all’estero, seguita da Stati Uniti (2,5 %), Austria (1,5 %), Francia (1 %) e da nuovi mercati come Svizzera, Belgio, Slovenia, Svezia, Giappone e altre 20 nazioni.

Nel 2015, a sedurre prevalentemente i consumatori sono state le confezioni da scaffale, il cui format è perfettamente in linea con le loro esigenze moderne di comodità e di praticità. Le vendite sono cresciute del +6% sul 2014 con una produzione di 31,7 milioni di confezioni di speck preaffettato. Molto richieste anche le
confezioni grandi ossia quelle dal peso superiore ai 110 grammi.


Sulla scia del trend di mercato affermatosi negli ultimi anni, nel 2015, con circa 21,4 milioni di unità prodotte, la confezione da 100 grammi si riconferma quella più venduta. Il numero di confezioni di tranci sottovuoto da un quarto è raddoppiato rispetto al 2014 per raggiungere i 6,6 milioni di pezzi prodotti per il reparto libero servizio.