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Parmigiano Reggiano, Usa primo mercato export anche nel 2025

Parmigiano Reggiano, Usa primo mercato export anche nel 2025

Parmigiano Reggiano, Usa primo mercato export anche nel 2025

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redazione

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano torna al Summer Fancy Food Show di New York, un appuntamento importante per sostenere le azioni di promozione della domanda della Dop, che vede negli Usa il principale mercato estero, pari al 22,5% della quota export totale: nel 2024 sono state esportate oltre 16.000 tonnellate, con un aumento del +13,4% sul 2023. Inoltre, a livello di sell-out, nel primo quadrimestre il Parmigiano Reggiano ha continuato a crescere del +9% in linea con i mesi precedenti.

Per quanto riguarda le vendite da produttore a consumatore finale (dati sell-in), dopo l’aumento di fine 2024, dovuto principalmente alla tendenza a fare scorte in vista di una possibile crescita dei prezzi, e al netto di un picco del +40% registrato a marzo 2025, quando è apparso imminente l’annuncio da parte del presidente Donald Trump di dazi aggiuntivi, si è registrato un trend di stabilità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con l’introduzione ad aprile di ulteriori dazi del 10% sulle importazioni dall’Unione Europea, nel caso della Dop, i dazi sono passati dal 15% (la tariffa “storica”) al 25% attuale.

Prima di aprile 2025, con i dazi pari al 15%, il Parmigiano Reggiano di 24 mesi, che in Italia viene oggi venduto a circa 15 euro/kg, negli Usa arrivava sugli scaffali con un prezzo medio di circa 42 dollari al kg. In questa fase transitoria, con i dazi aggiuntivi del 10%, viene oggi venduto a circa 49 dollari al kg.  Ma, ai livelli attuali, il prezzo reale per il consumatore entro i primi mesi del 2026 subirà inevitabilmente un’ulteriore impennata, poiché si riverseranno sul consumo sia i rilevanti aumenti registrati all’origine, sia l’effetto moltiplicatore del cambio dollaro/euro, superando ampiamente i 55 dollari al kg.

Il Consorzio non nasconde la preoccupazione per le ripercussioni che avrà l’aumento del prezzo sulla domanda del prodotto. Tuttavia, ha fiducia nei risultati positivi che otterrà l’operazione negoziale dell’Ue. È necessario, inoltre, un confronto con i principali player del mercato USA per impostare un percorso di crescita in questa momentanea situazione di incertezza.

Il Consorzio sarà presente al Javits Center, il centro fieristico di New York, con uno stand le cui attività prevedono in primo luogo incontri one-to-one con i partner commerciali per condividere strategie e attività del 2025 e prospettive per il 2026, oltre a degustazioni guidate della Dop nelle sue sfaccettature di biodiversità.

Il Summer Fancy Food Show sarà anche l’occasione per presentare le attività dell’Accademia Parmigiano Reggiano, lanciata ufficialmente nel 2025. L’Accademia e più di una semplice scuola di formazione: è un’esperienza immersiva per professionisti e operatori, con la possibilità di sviluppare sessioni ad hoc a seconda del settore e del canale: dalla Gdo alla ristorazione, dal catering alla vendita al dettaglio, il cui obiettivo è formare gli addetti ai lavori, rendendoli in grado di accompagnare il consumatore in un acquisto sempre più consapevole.

Ad oggi, il progetto ha coinvolto più di 700 dipendenti di oltre 20 grandi catene, sia in Italia sia all’estero (in Usa, Francia, Germania, Spagna, Giappone, Australia ed Emirati Arabi Uniti), con numeri destinati a raddoppiare entro la fine del 2025.

Infine, la fiera sarà è il palcoscenico da cui il Consorzio annuncerà la partnership pluriennale con i New York Jets, uno dei team della National Football League più prestigiosi e amati al mondo. La collaborazione sportiva, che fa seguito a quella come sponsor ufficiale del Miami Open 2025, prevede un piano di marketing che comprenderà integrazioni digitali e social per tutta la stagione, tailgates sponsorizzati dal marchio, degustazioni per i media e creatività dedicata all’interno delle piattaforme mediatiche, dei social media e nel MetLife Stadium.

«Partecipare alla fiera più importante del principale mercato del mondo dopo l’Italia – ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio – rappresenta per noi un onore e un impegno simbolico di una presenza negli Usa che, con l’apertura di un ufficio operativo (corporation) a New York nel luglio 2024, si è fatta ormai costante e quotidiana. Nel prossimo futuro, il Consorzio dovrà sempre più investire sulla crescita nei mercati esteri, in primis gli Stati Uniti, che rappresentano il futuro della nostra Dop. Pertanto, il possibile incremento dei dazi sul Parmigiano Reggiano di certo non ci rallegra, ma il nostro è un prodotto premium e faremo il possibile affinché l’aumento del prezzo non porti a una sostanziale riduzione dei consumi. Come abbiamo più volte sottolineato, la nostra Dop non è in reale concorrenza con i parmesan americani, dato che copre meno del 8% del mercato dei formaggi duri e viene venduto a un prezzo doppio. Negli Usa chi lo compra fa una scelta consapevole: ha infatti un 92% di mercato di alternative che costano due-tre volte meno. Imporre dazi ulteriori su un prodotto come il Parmigiano Reggiano aumenterebbe solo il prezzo per i consumatori americani, senza proteggere realmente i produttori locali: sarebbe dunque una scelta che danneggia tutti. Con gli Usa occorre intavolare un dialogo che non va condotto bilateralmente dai singoli Paesi, ma dall’Unione Europea. Osserviamo con grande attenzione e prudenza lo scenario politico attuale, ma siamo fiduciosi nei risultati positivi che otterrà l’operazione negoziale dell’UE, che deve evitare rischi di dazi incoerenti e insostenibili per tutti gli attori in gioco, e nella fedeltà di consumatori evoluti come quelli statunitensi, che continueranno a premiare un prodotto d’eccellenza come il nostro».

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