di Claudia Scorza

Il 2021 è stato l’anno della svolta per il settore della distribuzione automatica italiana: dopo un 2020 che ha fatto perdere al comparto oltre il 30%, a causa del lockdown e della chiusura di scuole, uffici, università e pubbliche amministrazioni, il vending ha chiuso il 2021 con un fatturato di 1,435 miliardi di euro, segnando un incremento del +12,11%. Anche le consumazioni sono aumentate del +10,5% (3,7 miliardi) e il parco macchine è cresciuto del +2%.

I dati dello studio Ipsos per Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, presentati in occasione di Venditalia, fotografano un contesto che, sebbene non abbia ancora raggiunto i numeri pre-pandemia del 2019, fornisce un trend del settore in crescita.

La distribuzione automatica italiana, con più di 30mila addetti, 3.000 imprese e oltre 820mila macchine installate, rappresenta la più importante catena distributiva automatica alimentare d’Europa ed è anche leader nella produzione ed esportazione del parco macchine.

«La ripresa avvenuta nel 2021 – commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida – è sicuramente un segnale molto positivo che riconferma l’impegno del settore nell’affrontare la crisi scaturita dalla pandemia. Nonostante i volumi di consumazioni e fatturato siano ancora lontani dai numeri pre-pandemia, complice anche l’utilizzo intenso dello smart working durante tutto il corso dello scorso anno, nel medio termine ci aspettiamo prestazioni positive e una crescita del mercato nei prossimi cinque anni. Per questo è importante continuare a puntare su innovazione, transizione digitale e sostenibilità».

A trainare la ripresa sono le categorie bevande fredde, snack e gelati, che sono cresciute del 13,5%. In particolare, il consumo di acqua pesa per il 77% sul totale della categoria; la crescita è stata ancora più elevata per gli energy drink e gli sport drink (rispettivamente +31,3% e +19,6%), grazie alla graduale riapertura dei centri sportivi e delle palestre durante il 2021. Bene anche le gasate (12%).

Nel corso del 2021, gli snack hanno recuperato solo parzialmente il forte calo dell’anno precedente (-40%), trainati da quelli al cioccolato (+17%) e salati (+16,5%). Interessante il dato degli snack freschi, i cui consumi sono cresciuti del +10,6%: in particolare, tramezzini e panini/pizzette hanno visto rispettivamente un aumento del 15% e dell’11%,evidenziando la necessità degli italiani di trovare soluzioni alternative ai pranzi in bar e ristoranti ancora non completamente attivi.

Il caffè si conferma la bevanda calda regina dei distributori automatici: nel 2021 ne sono stati consumati 2,2 miliardi per una crescita dell’8,9%. Nel complesso il comparto del caldo, che pesa a volumi il 68% del mercato dell’automatico, ha mostrato un recupero del +9,1% rispetto all’anno precedente: il caffè, rispetto alle altre categorie di prodotti, nel 2020 aveva risentito meno della crisi.

Anche il mercato dell’office coffee service (Ocs), ovvero quello del caffè in capsule e cialde, nel 2021 è tornato a crescere, sia a volume con oltre un miliardo di consumazioni (+7,7%) sia a valore con 394 milioni di fatturato (+8,3%). Nel 2020 il mercato aveva retto al colpo della pandemia principalmente grazie al canale famiglie, mentre nel 2021, con la graduale riapertura degli uffici, è tornando a crescere anche il peso dell’Ocs aziendale (73% del comparto).