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Coupon ultra milionari anche nel primo semestre

Coupon ultra milionari anche nel primo semestre
I coupon classici hanno ancora grande successo, specie on pack

Coupon ultra milionari anche nel primo semestre

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Luca Salomone

Il mercato del couponing continua ad accelerare, anche grazie alla possibilità di tracciare e targetizzare le offerte con i buoni sconto digitali. E questo mezzo promozionale ha cifre a sei zeri sia in quantità, sia in valore.

Quasi 110 milioni di ‘pezzi’

Secondo l’osservatorio semestrale, condotto da Savi, martech di primo piano nel settore, da gennaio a giugno 2024 sono stati distribuiti, in Italia, complessivamente 108,4 milioni di esemplari, con una crescita dell’8% rispetto al corrispondente periodo del 2023.

Il valore totale ha così raggiunto 162,5 milioni di euro (+12% la variazione annua), il che ribadisce che sempre più aziende del largo consumo decidono di accedere a queste forme di promozione, per offrire ai consumatori un risparmio concreto e immediato.

Il futuro è digitale

La ricerca - condotta su un perimetro di oltre 40 mila imprese (Gdo, farmacie, drugstore e altri specializzati), che copre l’intero territorio nazionale - dimostra, come detto, il forte incremento dei digital coupon, che oggi rappresentato il 17% del transato in cassa, confermando gli ottimi risultati di fine 2023, quando si era registrato un delta positivo del 45% sul 2022.

Un dato chiave, pensando che, nel 2021, i buoni dematerializzati si fermavano a una quota del 7%, ma che vede ancora ampi margini di sviluppo, grazie soprattutto alle possibilità offerte sui versanti dell’analisi dei dati, della misurazione delle intenzioni di acquisto e dei risultati delle campagne.

I buoni digitali garantiscono infatti il tracciato costante di tutto il processo di emissione e conversione, consentendo di calibrare le offerte in base alle preferenze e aumentando progressivamente la ‘redemption’.

Per queste ragioni, i buoni dematerializzati sono la soluzione ormai preferita e il 68% delle aziende intervistate li indica come lo strumento di maggiore efficacia per indirizzare l’esperienza del cliente, oltre a consentire, allo stesso consumatore, la gestione delle varie promozioni con notifiche che segnalano, di volta in volta, le migliori occasioni di risparmio.

Ma a molti piace classico

La ricerca mostra anche dati interessanti relativi alla conversione, dove si registrano ottime performance per i metodi di distribuzione più classici. Dominano i coupon istantanei e applicati direttamente sulla confezione, con un livello di redemption del 72%, mentre i buoni distribuiti da promotori, direttamente nei punti vendita, hanno un tasso di conversione pari al 38 per cento.

Meno successo sembrano avere quei coupon dematerializzati che vengono erogati da siti web, social, e-mail, newsletter, o abbinati alle carte fedeltà: presentano una soglia di riscatto media del 22 per cento, destinata comunque ad aumentare, grazie all’abbinata vincente fra i pagamenti elettronici e gli onnipresenti smartphone.

«La digitalizzazione del settore dei coupon in Italia rappresenta un passo fondamentale verso un futuro più efficiente e accessibile per consumatori e aziende - conclude Angelo Tosoni, managing director di Savi Italia -. La tecnologia non solo rende più facile e immediato l'accesso alle offerte, ma consente anche di raccogliere dati preziosi, migliorando la personalizzazione e l'efficacia delle campagne promozionali. Siamo consapevoli che la strada è ancora lunga, ma questa via sta ridisegnando il modo in cui le aziende comunicano valore e promuovono la fedeltà dei clienti».

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