Un’alternativa alla liberalizzazione degli orari

Un’alternativa alla liberalizzazione degli orari
- Information
Per ridare slancio al settore del commercio perché non puntare, invece che sulla liberalizzazione degli orari, su quella, per esempio, delle vendite promozionali? È questa l’idea lanciata recentemente da Lara Comi - vicepresidente della commissione Mercato interno e protezione dei consumatori presso il Parlamento Europeo – con un duplice obiettivo: da una parte, dare maggiore liquidità al sistema nei momenti critici, dall’altra, armonizzare le date delle vendite straordinarie su scala europea, così da porre fine alla “migrazione” dei consumatori oltrefrontiera in occasione dei saldi.
Più nel dettaglio, la proposta legislativa (che è stata già depositata al Parlamento di Bruxelles) prevede la liberalizzazione delle vendite promozionali a livello europeo e la fissazione dei saldi in due date all’anno, uguali in tutta Europa.
L’applicazione del provvedimento consentirebbe a tutti i commercianti Ue di avere le stesse opportunità di guadagno in occasione dei periodi dei saldi, senza avvantaggiare questo o quel paese comunitario.
La soluzione trovata dall’eurodeputata nasce dalla considerazione che non solo l’Italia ma l’Europa stessa non sono ancora pronte a un’apertura 24 ore su 24 dei negozi, come accade invece, per esempio, negli States. E’ verosimile che, col tempo, anche il nostro mercato seguirà quella strada ma, per il momento, potrebbe risultare più opportuno procedere per gradi, step by step, partendo appunto dalla liberalizzazione delle vendite promozionali.
Più nel dettaglio, la proposta legislativa (che è stata già depositata al Parlamento di Bruxelles) prevede la liberalizzazione delle vendite promozionali a livello europeo e la fissazione dei saldi in due date all’anno, uguali in tutta Europa.
L’applicazione del provvedimento consentirebbe a tutti i commercianti Ue di avere le stesse opportunità di guadagno in occasione dei periodi dei saldi, senza avvantaggiare questo o quel paese comunitario.
La soluzione trovata dall’eurodeputata nasce dalla considerazione che non solo l’Italia ma l’Europa stessa non sono ancora pronte a un’apertura 24 ore su 24 dei negozi, come accade invece, per esempio, negli States. E’ verosimile che, col tempo, anche il nostro mercato seguirà quella strada ma, per il momento, potrebbe risultare più opportuno procedere per gradi, step by step, partendo appunto dalla liberalizzazione delle vendite promozionali.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.