La Commissione europea riconosce il ruolo dei liberi professionisti nello sviluppo economico e nella creazione di occupazione e apre loro l’accesso ai fondi europei su misura, equiparandoli alle pmi.

Dunque i professionisti come le piccole e medie imprese, non a livello di qualificazione giuridica ma in quanto motori per lo sviluppo economico e l’occupazione da sostenere con fondi su misura. Si tratta di una svolta fondamentale per un mondo attualmente fuori dalla logica  degli aiuti, sia nazionali che europei, al netto di alcune forme di sostegno previste da poche leggi regionali e solo in alcune zone d’Italia.

La decisione europea di erogare incentivi ai professionisti costituisce il portato dell’intenzione della Commissione Ue di lavorare alla rimozione degli ostacoli, ingiustificati e non necessari, per accedere alla libera professione.

Il documento predisposto dalla Commissione, individuando nei liberi professionisti i futuri destinatari di politiche di sostegno mirate, indica un percorso che ve dal facile accesso al credito alla necessità di seguire il professionista durante l’intero ciclo di vita, garantendo e sostenendo la continuità e l’adeguatezza del reddito, con una particolare attenzione al tema degli oneri amministrativi e burocratici, da sempre di ostacolo alla competitività.

D’ora in poi, dunque, i professionisti avranno gli stessi diritti e le stesse opportunità di un piccolo e medio imprenditore.