Succhi di frutta: diciture più chiare e non fuorvianti

Succhi di frutta: diciture più chiare e non fuorvianti
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È in arrivo una nuova serie di regole Ue sull'etichettatura di succhi di frutta e nettari, che mira a prevenire l’utilizzo di nomi o diciture potenzialmente fuorvianti o poco chiari per i prodotti costituiti da frutti misti. In primo luogo, la normativa prevede che i mix di due succhi di frutta abbiano un nome che ne rifletta il contenuto in maniera chiara, senza eventuali ambiguità.
Per fare qualche esempio, se un succo è costituito prevalentemente da ananas e da una percentuale anche piuttosto limitata di mango, nel nome del prodotto dovranno essere indicate entrambe le tipologie di frutto, mentre attualmente una bevanda di questo tipo può essere etichettata anche solo come "succo di ananas".
Allo stesso modo, si potranno fregiare del nome di “succo d’arancia” solo le bevande costituite di arance al 100%. Oggi, invece, alcuni prodotti spacciati per succo d’arancia contengano una certa percentuale - attorno al 10% - di succo di mandarino (è così per i prodotti importati da alcuni mercati extra Ue). Nel caso, invece, che la bevanda sia costituita da tre o più tipologie di frutta, si potrà utilizzare la dicitura "succo misto".
La nuova normativa comunitaria stabilisce anche che venga indicato in maniera chiara se un prodotto appartiene alla categoria "succo" o a quella "nettare”. D’ora in poi, per ”succo di frutta” si intenderanno esclusivamente bevande prive di zuccheri o edulcoranti, che potranno invece essere presenti nei nettari (prodotti a base di purea di frutta con aggiunta d’acqua).
Oltre a ciò, i nettari contenenti dolcificanti artificiali non potranno più indicare sull’etichetta la formula "senza aggiunta di zucchero”. Queste ultime norme, in particolare, sono state introdotte dalla Commissione Europea per venire incontro alle necessità dei consumatori diabetici o di quanti intendono seguire un regime alimentare privo di zuccheri.
Per fare qualche esempio, se un succo è costituito prevalentemente da ananas e da una percentuale anche piuttosto limitata di mango, nel nome del prodotto dovranno essere indicate entrambe le tipologie di frutto, mentre attualmente una bevanda di questo tipo può essere etichettata anche solo come "succo di ananas".
Allo stesso modo, si potranno fregiare del nome di “succo d’arancia” solo le bevande costituite di arance al 100%. Oggi, invece, alcuni prodotti spacciati per succo d’arancia contengano una certa percentuale - attorno al 10% - di succo di mandarino (è così per i prodotti importati da alcuni mercati extra Ue). Nel caso, invece, che la bevanda sia costituita da tre o più tipologie di frutta, si potrà utilizzare la dicitura "succo misto".
La nuova normativa comunitaria stabilisce anche che venga indicato in maniera chiara se un prodotto appartiene alla categoria "succo" o a quella "nettare”. D’ora in poi, per ”succo di frutta” si intenderanno esclusivamente bevande prive di zuccheri o edulcoranti, che potranno invece essere presenti nei nettari (prodotti a base di purea di frutta con aggiunta d’acqua).
Oltre a ciò, i nettari contenenti dolcificanti artificiali non potranno più indicare sull’etichetta la formula "senza aggiunta di zucchero”. Queste ultime norme, in particolare, sono state introdotte dalla Commissione Europea per venire incontro alle necessità dei consumatori diabetici o di quanti intendono seguire un regime alimentare privo di zuccheri.
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