Rfid: le raccomandazioni dell’Ue

Rfid: le raccomandazioni dell’Ue
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L’Unione europea ha fissato le linee guida per l’utilizzo delle etichette intelligenti applicate ai prodotti destinati ai consumatori finali. br />
L’adozione di questa tecnologia si scontra infatti con i problemi legati alla privacy. L’applicazione del chip su qualunque prodotto di largo consumo se da un lato permette una migliore gestione dei magazzini e degli scaffali, dall’altro può fornire informazioni sull’acquirente e le sue abitudini.
L’Ue ha dunque stabilito che i chip vengano automaticamente disattivati una volta usciti dal punto vendita. Viene inoltre chiesto ai singoli Stati di creare un quadro preciso dei dati memorizzabili negli Rfid, mentre le società o enti pubblici che intendono utilizzarli devono spiegare chiaramente per cosa vengono impiegati.
Infine le autorità sono invitate a creare un’etichetta speciale da applicare sui prodotti per avvertire i clienti della presenza di questi componenti.
L’adozione di questa tecnologia si scontra infatti con i problemi legati alla privacy. L’applicazione del chip su qualunque prodotto di largo consumo se da un lato permette una migliore gestione dei magazzini e degli scaffali, dall’altro può fornire informazioni sull’acquirente e le sue abitudini.
L’Ue ha dunque stabilito che i chip vengano automaticamente disattivati una volta usciti dal punto vendita. Viene inoltre chiesto ai singoli Stati di creare un quadro preciso dei dati memorizzabili negli Rfid, mentre le società o enti pubblici che intendono utilizzarli devono spiegare chiaramente per cosa vengono impiegati.
Infine le autorità sono invitate a creare un’etichetta speciale da applicare sui prodotti per avvertire i clienti della presenza di questi componenti.
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