Obiettivo riforme: quali fare e come farle

Obiettivo riforme: quali fare e come farle
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cresce, la produttività e gli investimenti, cioè, sono stagnanti e, come conseguenza, le disuguaglianze si accentuano. Per migliorare la situazione, è necessario puntare sulle riforme. E’ proprio a partire da queste considerazioni che prende forma “Non ci resta che crescere. Riforme: chi vince, chi perde, come farle”, volume pubblicato di recente da Università Bocconi editore e focalizzato – come suggerisce il titolo - non solo sull’analisi delle riforme necessarie ma anche sul come realizzarle, per esempio facendo leva sugli interessi che ne trarrebbero beneficio - dai giovani alle donne agli imprenditori - e arginando gli ostacoli che si interpongono alla loro realizzazione: dalle difese corporative ai ritardi culturali (come l’opposizione preconcetta alle nozioni di valutazione e mercato).
Il tutto, però, va fatto mantenendo l’ottimismo. Infatti, come afferma l’autore (Tommaso Nannicini, docente di econometria e political economy all’Università Bocconi): “Si sta formando una constituency delle riforme, un insieme di elettori che potrebbero dare fiducia a un programma di profondo cambiamento del paese.”
Secondo Nannicini, inoltre, perché le riforme si attuino, e soprattutto per assicurarsi il consenso dei potenziali beneficiari, serve anche una classe politica credibile, che va creata sia abolendo le proprie rendite e posizioni di potere sia rendendo più aperta e concorrenziale la selezione delle candidature politiche. Obiettivo che Nannicini propone di ottenere tramite il ritorno ai collegi uninominali, che spingerebbe i partiti a scegliere i candidati migliori.
Non ci resta che crescere. Riforme: chi vince, chi perde, come farle
Tommaso Nannicini
Università Bocconi editore
194 pagine
16 euro
Il tutto, però, va fatto mantenendo l’ottimismo. Infatti, come afferma l’autore (Tommaso Nannicini, docente di econometria e political economy all’Università Bocconi): “Si sta formando una constituency delle riforme, un insieme di elettori che potrebbero dare fiducia a un programma di profondo cambiamento del paese.”
Secondo Nannicini, inoltre, perché le riforme si attuino, e soprattutto per assicurarsi il consenso dei potenziali beneficiari, serve anche una classe politica credibile, che va creata sia abolendo le proprie rendite e posizioni di potere sia rendendo più aperta e concorrenziale la selezione delle candidature politiche. Obiettivo che Nannicini propone di ottenere tramite il ritorno ai collegi uninominali, che spingerebbe i partiti a scegliere i candidati migliori.
Non ci resta che crescere. Riforme: chi vince, chi perde, come farle
Tommaso Nannicini
Università Bocconi editore
194 pagine
16 euro
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