Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

L'origine di latte e derivati diventa obbligatoria

L'origine di latte e derivati diventa obbligatoria
L'origine di latte e derivati diventa obbligatoria

L'origine di latte e derivati diventa obbligatoria

Information
Redazione

E' partito mercoledì 19 aprile, l’inserimento obbligatorio in etichetta dell’origine della materia prima per i lattiero-caseari, secondo quanto stabilito dalla normativa del 9 dicembre scorso.

La dichiarazione dunque comparirà su tutto il latte e derivati per comprendere formaggi, yogurt, burro di origine animale, senza escludere il latte e i trasformati ovicaprini, oltre, naturalmente ai prodotti bovini e bufalini.


Secondo quanto dichiarato dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, si tratta di “una svolta storica che permetterà di inaugurare un rapporto più trasparente e sicuro tra allevatori, produttori e consumatori”. Il provvedimento che, sempre secondo l’esecutivo, meriterebbe di essere esteso a tutto il territorio dell’Ue, è stato condiviso e caldeggiato anche dai nostri agricoltori e dalle imprese trasformatrici, diversamente da quello – tuttora al vaglio dell’Unione – riguardante la pasta e i derivati del grano, comparto nel quale la forte dipendenza dalla materia prima estera finirebbe per penalizzare, a detta di osservatori esperti, quasi tutto il comparto.


A compiere la svolta sono, secondo i dati di Assolatte, ben 2.000 imprese nazionali, per un fatturato di 15 miliardi di euro, un attivo della bilancia commerciale pari a 245 milioni di euro, una produzione lattiera di 2,7 milioni di tonnellate e una trasformazione pari a 1 milione di tonnellate di formaggi, 1,6 miliardi di vasetti di yogurt, 160.000 tonnellate di burro.


Nel frattempo, al Mipaaf, si è anche svolta, il 13 aprile, la riunione del tavolo di filiera del riso. L'incontro ha messo al centro l'analisi dell'andamento di mercato del settore e la crisi dei prezzi, fortemente influenzata dalle importazioni a dazio zero di riso nell'Unione europea dai Pma (Paesi meno avanzati). Il ministro Martina ha proposto un primo piano di interventi a tutela del reddito dei produttori agricoli di riso e per la valorizzazione delle produzioni italiane ed europee.
"Vogliamo introdurre - ha dichiarato Martina - l'obbligo di indicazione dell'origine del riso in etichetta. Lo chiediamo a livello europeo e, in accordo con il ministro Carlo Calenda (Sviluppo economico, ndr.), siamo pronti a sperimentare questo strumento in Italia. Oltre l'80% dei cittadini che hanno partecipato alla nostra consultazione pubblica ci chiede informazioni chiare sulla provenienza di questo prodotto”.

       
       

Logo Ristorazione Moderna

Accedi alla nostra chat bot Ai per cercare risposte alle tue domande
NON HAI TROVATO QUELLO CHE STAVI CERCANDO?
PROVA QUI:
CERCA NEL SITO PROVA LA NOSTRA AI