Il “riscatto” dell'economia italiana

Il “riscatto” dell'economia italiana
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Un confronto vivace e ricco di spunti fra un top manager (Nani Beccalli Falco) e un giornalista diventato uomo d'impresa (Antonio Calabrò) al fine di offrire un contributo di riflessioni e proposte per una ripresa dell’Italia.
È questo, essenzialmente, il contenuto de “Il riscatto”, libro edito di recente da Università Bocconi Editore. Come si può giungere alla tanto auspicata crescita dell'economia italiana? Secondo il volume, attraverso un programma di nuova industrializzazione che miri a rafforzare gli investimenti internazionali nel nostro paese. Paese che, del resto, ha tutte le potenzialità per uscire dalla crisi.
Infatti l’Italia – ricordano gli autori - è pur sempre il secondo paese manifatturiero d'Europa, dopo la Germania, soprattutto grazie a un sistema di imprese medie e medio-grandi leader in nicchie d'eccellenza: dalle macchine utensili alla componentistica, dalla chimica alla meccanica di precisione, dall'abbigliamento all'arredamento. L'industria italiana ha quindi tutte le carte in regola per “riscattarsi” (di qui il titolo del volume) dalla situazione in cui si trova attualmente, e quindi superare i pericoli di marginalità o i limiti politici e sociali di questo momento.
Il libro illustra in maniera dettagliata anche quali sono stati i motivi che hanno portato il paese alla crisi odierna, ma lo fa con un atteggiamento costruttivo e non disfattista. Perché il periodo recessivo è insieme pericolo ma anche opportunità. Ed è per questo che, se alcune multinazionali si ritirano dal mercato italiano, altre invece stanno rafforzando gli investimenti nel paese. Insomma c'è spazio per la crescita anche se, naturalmente, non si tratta di un risultato che si può ottenere in pochi mesi, ma con un lavoro continuo e serio da attuarsi in questi anni.
Il riscatto. L'Italia e l'industria internazionale
Università Bocconi Editore
di Nani Beccalli Falco e Antonio Calabrò
216 pagine
16 euro
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