Si inasprisce di cento volte la sanzione nei confronti di chi non indica sulle etichette dei prodotti alimentari la presenza di sostanze allergizzanti.

Latte, pesce, uova, crostacei, mandorle, noci, sedano, senape e arachidi. Sono queste le principali sostanze che, se non segnalate esplicitamente, possono scatenare reazioni allergiche. In etichetta non è più permessa la scritta “potrebbe contenere...”, ma tali sostanze devono essere indicate con chiarezza.

Inoltre la normativa prevede per i consumatori la possibilità di avviare procedure penali in caso di lesioni gravi.

L’obbligo di indicare le sostanze pericolose, imposto in Italia dal 2004, è sempre stato violato per l’esiguità delle multe che ammontavano a 5mila euro. Ora i trasgressori devono sottoporsi al giudizio del garante della concorrenza e del mercato e pagare una sanzione che può raggiungere anche i 500mila euro.