Buoni-sconto: il grossista può recuperare l’Iva

Buoni-sconto: il grossista può recuperare l’Iva
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Lo prevede la risoluzione 147/E del 10 aprile, con la quale le Entrate hanno risposto all’interpello proposto da una società. In caso di abbuoni concessi al consumatore finale attraverso un buono-sconto, il commerciante all’ingrosso può quindi recuperare l’Iva sulla riduzione, anche se con l’acquirente non esiste un rapporto giuridico diretto.
La detrazione può avvenire entro un anno dall’operazione e il grossista deve adottare un sistema di tracciamento dei prodotti venduti e deve rispettare alcune norme contabili.
Queste regole cambiano a seconda che il beneficiario dello sconto sia un consumatore oppure un soggetto che abbia acquistato nell’esercizio d’impresa, arte o professione.
Per gli sconti concessi ad acquirenti-consumatori finali, la società può anche emettere una nota di variazione in un unico esemplare per l’importo complessivo dei rimborsi erogati.
Per gli sconti concessi ai soggetti passivi Iva, deve invece emettere una nota di variazione nei confronti del singolo acquirente che a sua volta deve registrare la variazione ed effettuare la rettifica.
La detrazione può avvenire entro un anno dall’operazione e il grossista deve adottare un sistema di tracciamento dei prodotti venduti e deve rispettare alcune norme contabili.
Queste regole cambiano a seconda che il beneficiario dello sconto sia un consumatore oppure un soggetto che abbia acquistato nell’esercizio d’impresa, arte o professione.
Per gli sconti concessi ad acquirenti-consumatori finali, la società può anche emettere una nota di variazione in un unico esemplare per l’importo complessivo dei rimborsi erogati.
Per gli sconti concessi ai soggetti passivi Iva, deve invece emettere una nota di variazione nei confronti del singolo acquirente che a sua volta deve registrare la variazione ed effettuare la rettifica.
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