di Federica Bartoli

I primi dati regostrati in Italia – anche se relativi ai soli consumi domestici – evidenziano come nel 2023 il comparto dei prodotti surgelati abbia confermato la propria solidità registrando una sostanziale tenuta dei consumi tra le mura domestiche, che hanno raggiunto quota 645mila tonnellate. Un dato incoraggiante (in attesa dei numeri definitivi, che includeranno anche il fuori casa), soprattutto se rapportato al 2019, anno antecedente l’inizio della pandemia, quando il consumo di frozen food si era attestato a 589mila tonnellate.

Negli anni successivi, il consumo di prodotti surgelati è cresciuto a un ritmo senza precedenti, per poi stabilizzarsi su livelli elevati: una larga fetta di italiani li ha introdotti abitualmente nella propria alimentazione o ne ha aumentato il consumo.

È questa la fotografia scattata dall’Iias – Istituto italiano alimenti surgelati e resa nota in vista della “Giornata del cibo surgelato” (che si celebra il prossimo 6 marzo).

In termini percentuali, i dati Retail 2023 mostrano infatti una crescita a volume del comparto frozen del 9,4% rispetto ai consumi domestici del 2019. Un valore che evidenzia una spinta positiva del comparto, a fronte di una serie di forti criticità che, nell’ultimo triennio, hanno colpito non solo il settore alimentare, ma l’intera economia italiana e mondiale: dal Covid alla crisi energetica, dal boom dei prezzi delle materie prime all’inasprirsi delle relazioni internazionali.

Un dato complessivamente positivo che, se valutato rispetto al 2022, mostra solo una leggera flessione a volume nel retail, pari al -1,2%, confermando una tenuta del mercato non scontata, che dimostra ancora una volta quanto i prodotti surgelati siano divenuti ottimi “alleati” dei consumatori italiani in ogni occasione e che si prevede possa essere facilmente compensata anche da una plausibile crescita nei consumi di frozen food al di fuori della mura domestiche.

I vegetali si confermano al primo posto fra le categorie merceologiche più apprezzate: con 215.695 tonnellate consumate nel 2023 (rispetto alle 213.345 del 2019), sono cresciuti dell’1,1%, dimostrandosi un valido alleato di chi guarda al benessere e a elevati contenuti nutrizionali, ma anche di chi è propenso a scegliere sempre più proteine a base vegetale.

Seguono, con 110.532 tonnellate, le patate, che registrano la crescita più significativa in termini numerici: con un +35,8% sul 2019 (quando i consumi avevano raggiunto le 81.393 tonnellate). Un prodotto amato tanto per il gusto quanto per la praticità di preparazione.

Al terzo posto figura il pesce surgelato (naturale e panato), che ha raggiunto quota 92.372 tonnellate, con un incremento del 2,25% rispetto alle 90.335 tonnellate del 2019. I prodotti ittici frozen si sono fatti apprezzare dai consumatori in quanto sicuri, salutari, nutrienti, sempre disponibili, facili da preparare e trasparenti grazie alla completezza delle informazioni presenti sulle confezioni.

Da evidenziare anche il boom ottenuto dai piatti pronti surgelati, con un trend di crescita del 34,3% fra il 2019 e il 2023.

Discorso a parte merita il comparto delle pizze surgelate, dove a fronte di incrementi a due cifre nel 2020/2021, si è assistito ad un assestamento nel 2022/2023 essenzialmente dovuto alla ripresa dei consumi fuori casa. Da segnalare come negli ultimi anni questa categoria abbia proseguito il suo cammino sulla strada dell’innovazione: l’offerta è divenuta sempre più varia, con l’introduzione di nuovi formati e ingredienti, l’uso di farine integrali o di kamut e le versioni senza glutine, per andare incontro anche alle esigenze dei consumatori con specifiche intolleranze.