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Nessuno stop per i surgelati
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Nessuno stop per i surgelati
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Permettono di preparare in poco tempo gustosi piatti e sono una presenza fissa delle nostre liste della spesa. Stiamo parlando degli alimenti surgelati, che nel tempo hanno guadagnato la fiducia dei consumatori italiani.
“Grazie a evidenti componenti di servizio e alla qualità dell’offerta, i surgelati – afferma Vittorio Gagliardi, presidente dell’Istituto italiano alimenti surgelati – tendono a caratterizzarsi sempre più come alternativa alle diverse ricette preparate in casa. La domanda da parte del consumatore continua a far registrare indici positivi nel contesto poco dinamico dei consumi alimentari”.
Nel 2006, infatti, il comparto ha segnato un aumento dei consumi - più contenuto rispetto agli anni precedenti - pari all’1%. Vegetali, zuppe, minestroni, patate, ittici, carne rossa, pizze, snack e prodotti da forno sono le categorie che hanno registrato i maggiori incrementi.
Anche per l’anno in corso è prevista una chiusura in positivo. Lo Iias stima che complessivamente il mercato dei surgelati nel 2007 registrerà un risultato stabile a volume e leggermente in crescita a valore.
Sembra quindi superata la crisi dei primi quattro mesi dell’anno. Le vendite degli alimenti sottozero avevano infatti risentito fortemente dell’andamento climatico anomalo. La forte ripresa dei consumi ha permesso di azzerare la perdita e di prevedere una chiusura positiva.
I fattori climatici hanno influenzato in maniera significativa la composizione delle vendite. I vegetali semplici hanno registrato un leggero decremento, mentre forte è stata la richiesta di quelli ricettati, caratterizzati da elevate componenti di servizio.
Stabili i consumi di patate, con uno spostamento verso le tradizionali prefritte. L’ittico si conferma il secondo segmento in ordine di grandezza e si stima che chiuderà il 2007 con un incremento di circa un punto percentuale. Crescite modeste per le carni rosse e importante ripresa per quelle bianche, che sembrano aver superato definitivamente la crisi provocata dalla psicosi dell’influenza aviaria.
Sempre più consensi anche per le pizze e per il variegato comparto dei prodotti da forno. Per quanto riguarda i piatti ricettati, in particolare i primi, nel 2007 non è ancora prevista una chiusura positiva, anche perché l’uscita dal mercato di alcune aziende specializzate in questo segmento non ha rivitalizzato la domanda. Nell’ambito dei piatti pronti, i secondi stanno mostrando le migliori performance.
Il trend dell’anno in corso oltre che alle anomalie climatiche appare strettamente legato ai significativi mutamenti dei consumatori, che le aziende stanno cerando di soddisfare con una continua innovazione di prodotto.
Un primo mutamento riguarda il fenomeno dei single. Giovani e anziani con esigenze alimentari diverse, accomunati dalla volontà di unire comodità e appagamento nei confronti degli alimenti prescelti.
Sempre più diffusa anche la “sindrome del nido vuoto”: teenager che, preparando autonomamente i pasti, trovano nei surgelati e nel forno microonde i migliori alleati.
Infine, nei nuclei famigliari classici diminuisce la voglia di impiegare molto tempo per la realizzazione di pranzi e cene ricche di gusto e aumenta l’interesse per pietanze pronte in poco tempo, particolarmente ricettate e che permettono un’esplorazione nell’alimentazione gourmet.
“Grazie a evidenti componenti di servizio e alla qualità dell’offerta, i surgelati – afferma Vittorio Gagliardi, presidente dell’Istituto italiano alimenti surgelati – tendono a caratterizzarsi sempre più come alternativa alle diverse ricette preparate in casa. La domanda da parte del consumatore continua a far registrare indici positivi nel contesto poco dinamico dei consumi alimentari”.
Nel 2006, infatti, il comparto ha segnato un aumento dei consumi - più contenuto rispetto agli anni precedenti - pari all’1%. Vegetali, zuppe, minestroni, patate, ittici, carne rossa, pizze, snack e prodotti da forno sono le categorie che hanno registrato i maggiori incrementi.
Anche per l’anno in corso è prevista una chiusura in positivo. Lo Iias stima che complessivamente il mercato dei surgelati nel 2007 registrerà un risultato stabile a volume e leggermente in crescita a valore.
Sembra quindi superata la crisi dei primi quattro mesi dell’anno. Le vendite degli alimenti sottozero avevano infatti risentito fortemente dell’andamento climatico anomalo. La forte ripresa dei consumi ha permesso di azzerare la perdita e di prevedere una chiusura positiva.
I fattori climatici hanno influenzato in maniera significativa la composizione delle vendite. I vegetali semplici hanno registrato un leggero decremento, mentre forte è stata la richiesta di quelli ricettati, caratterizzati da elevate componenti di servizio.
Stabili i consumi di patate, con uno spostamento verso le tradizionali prefritte. L’ittico si conferma il secondo segmento in ordine di grandezza e si stima che chiuderà il 2007 con un incremento di circa un punto percentuale. Crescite modeste per le carni rosse e importante ripresa per quelle bianche, che sembrano aver superato definitivamente la crisi provocata dalla psicosi dell’influenza aviaria.
Sempre più consensi anche per le pizze e per il variegato comparto dei prodotti da forno. Per quanto riguarda i piatti ricettati, in particolare i primi, nel 2007 non è ancora prevista una chiusura positiva, anche perché l’uscita dal mercato di alcune aziende specializzate in questo segmento non ha rivitalizzato la domanda. Nell’ambito dei piatti pronti, i secondi stanno mostrando le migliori performance.
Il trend dell’anno in corso oltre che alle anomalie climatiche appare strettamente legato ai significativi mutamenti dei consumatori, che le aziende stanno cerando di soddisfare con una continua innovazione di prodotto.
Un primo mutamento riguarda il fenomeno dei single. Giovani e anziani con esigenze alimentari diverse, accomunati dalla volontà di unire comodità e appagamento nei confronti degli alimenti prescelti.
Sempre più diffusa anche la “sindrome del nido vuoto”: teenager che, preparando autonomamente i pasti, trovano nei surgelati e nel forno microonde i migliori alleati.
Infine, nei nuclei famigliari classici diminuisce la voglia di impiegare molto tempo per la realizzazione di pranzi e cene ricche di gusto e aumenta l’interesse per pietanze pronte in poco tempo, particolarmente ricettate e che permettono un’esplorazione nell’alimentazione gourmet.
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