Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

Largo consumo: spesa consapevole e omnicanalità ridisegnano la Gdo

Largo consumo: consumi consapevoli e omnicanalità ridisegnano la Gdo

Largo consumo: spesa consapevole e omnicanalità ridisegnano la Gdo

Information
redazione

La ripresa dell’inflazione, seppur contenuta, che ha caratterizzato l’andamento dei prezzi nel largo consumo nei primi nove mesi del 2025, sta iniziando a impattare sulla domanda.

A fronte di una capacità di spesa più ridotta, i consumatori ponderano le proprie scelte d’acquisto e cambiano le dinamiche di fedeltà ai brand e alle insegne distributive. Si aprono quindi nuove sfide per industria e distribuzione per intercettare le nuove esigenze degli shopper. Questo lo scenario delineato e approfondito durante il webinar “Nuovi consumatori, nuove sfide: i segnali del cambiamento nella grande distribuzione”, organizzato da GS1 Italy in ambito Ecr e in collaborazione con Circana.

Consumi consapevoli

Seppur in questo clima di ordinaria incertezza economica e sociale, i fatturati della distribuzione moderna nel comparto del largo consumo confezionato (Lcc) sono aumentati, sostenuti da una crescita moderata dei volumi (+2,2%) e dalla ripresa dell’inflazione (+1,4%).

A supportare la domanda sono soprattutto i prodotti più essenziali con dinamiche molto diverse tra loro in base al grado di sostituibilità e alle alternative disponibili nelle diverse categorie. A fronte della necessità di compiere scelte di acquisto più equilibrate e ponderate, le performance promozionali, complessivamente ancora in calo rispetto al 2024, hanno un grado di aggressività e di efficacia differenti a seconda del ruolo delle categorie.

Mdd in crescita

Il ruolo della marca del distributore (Mdd) diventa sempre più centrale nella scelta dei consumatori, arrivando a un’incidenza del 30,3% a totale Lcc (+0,2% rispetto all’anno precedente).

L’assortimento si razionalizza, a eccezione del discount (+3,7%), e dove predomina l’essenzialità c’è poco spazio per l’innovazione di prodotto che infatti risulta limitata: solo il 5% del fatturato deriva da nuovi prodotti (rilevati tramite lo standard di identificazione Gs1 Gtin - Global Trade Item Number).

“In uno scenario dove l’incertezza è diventata la norma – afferma Corina Passaro, senior retail director di Circana – soddisfare le esigenze dei consumatori è una rivoluzione silenziosa che parte dal carrello e trasforma la catena del valore lungo i processi logistici, produttivi, decisionali”.

Nell’omnicanalità gli acquisti diventano fluidi

Questo avviene in un contesto di grande fluidità tra insegne e formati, con i consumatori che mescolano sempre più i propri canali di acquisto. Si assiste a una penetrazione sui canali online in costante aumento, con il digitale che non è più un canale isolato, ma parte integrante del processo di acquisto.

Questi nuovi strumenti aprono scenari di omnicanalità, dove il successo di un’insegna o di un formato dipende dalla capacità di offrire un’esperienza di acquisto coerente e senza frizioni tra negozio fisico, e-commerce, app e servizi di click&collect, premiando chi riesce a soddisfare i bisogni dei clienti in modo rapido e personalizzato in ogni punto di contatto.

Efficienza a scaffale: kpi critico

L’efficienza a scaffale rimane un tema sensibile: il 39% dei clienti preferisce cambiare brand piuttosto che attendere il ripristino. Dal Barometro Ecr-Osa (Optimal Shelf Availability) sviluppato da Ecr Italia, l’associazione che all’interno di GS1 Italy raggruppa le principali aziende di industria, distribuzione e logistica per migliorare l'efficienza di filiera - emerge che nell’ultimo anno si stabilizzano il tasso di out-of-stock (Oos) al 3,4% e quello delle vendite perse al 4,6% (nel 2024 erano rispettivamente 3,5% e 4,8%), ma la stagionalità crea un’alta variabilità nei mesi a seconda della categoria trattata.

Ecr Italia ha il compito di mettere a fattor comune esperienze e strumenti, fornendo al settore linee guida e metriche di riferimento per affrontare in modo coordinato le nuove esigenze dei consumatori e l’evoluzione del mercato”, puntualizza Carolina Gomez, Ecr senior project manager di GS1 Italy.

Dalla segmentazione delle categorie di prodotto in base alle performance a volume e per Oos, attribuendo loro un ruolo (eccellenza esecutiva, collaborazione efficiente, sviluppo potenziale, inefficienza), emerge che formaggi e salumi sono fra le categorie più performanti, mentre frutta e uova fresche risultano tra quelle da sviluppare.

“In un momento in cui l’incertezza è la nuova normalità, la capacità di misurare e interpretare correttamente ciò che accade nel punto vendita diventa essenziale: è lì che si manifesta la fiducia del consumatore e si misura la reale efficacia della collaborazione di filiera”, conclude Giuseppe Luscia, Ecr senior project manager di GS1 Italy.

       
       

Logo Ristorazione Moderna

Accedi alla nostra chat bot Ai per cercare risposte alle tue domande
NON HAI TROVATO QUELLO CHE STAVI CERCANDO?
PROVA QUI:
CERCA NEL SITO PROVA LA NOSTRA AI