La decima Indagine Congiunturale del Centro Studi e Cultura d’Impresa di Unipro, l’associazione che riunisce le industrie cosmetiche italiane, ha recentemente tracciato un quadro dei dati preconsuntivi del I semestre del 2006 e delle previsioni sul II semestre.

I dati, presentati da Fabio Franchina, presidente di Unipro , confermano la tenuta del settore cosmetico, che prevede per l’anno corrente, un aumento del fatturato di 2,6 punti percentuali, pari a circa 8,1 miliardi di euro. Sullo scenario previsionale del 2006 pesano le incertezze sulla ripresa della domanda interna, dettata da un clima di sfiducia da parte delle famiglie e da proiezioni di propensione all’acquisto ancora rallentate rispetto al resto dell’Europa. Non perde comunque terreno la componente estera della domanda: sono ancora le esportazioni, previste in crescita del 7,5% con un valore di quasi 2.300 milioni di euro, a sostenere il settore cosmetico penalizzato dagli andamenti rallentati della distribuzione moderna.

Il canale della gdo, che pesa per quasi il 34% sul totale di consumi cosmetici, registra una flessione dell’1% nella prima parte del 2006, a continuazione delle contrazioni delle vendite nel 2005 (-0,4%). Nel secondo semestre del 2006 è attesa una ripresa dello 0,5% nel canale, favorita dal generalizzato incremento dei consumi e dalle attese per le nuove normative sulle vendite di farmaci anche nel mass market.

In generale, dall’Indagine di Unipro, emerge una ripresa nel primo semestre del 2006 del canale della profumeria (+3%), del canale dell’acconciatura professionale (+2,2%), dei saloni estetici (+1,5%) e del canale farmacia (+5,1%). Fabio Franchina ha anche sottolineato come per l’anno corrente il settore dei cosmetici prevede un andamento costante sui livelli occupazionali e sugli investimenti in macchinari e impianti, e un miglioramento sull’ottimizzazione della capacità produttiva e sulla ricerca e sviluppo.