Ey Parthenon Bulletin, accelerazione delle imprese italiane all’estero nonostante le sfide tariffarie

Ey Parthenon Bulletin, accelerazione delle imprese italiane all’estero nonostante le sfide tariffarie
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Il report EY Parthenon Bulletin evidenzia che le aziende italiane stanno accelerando la loro espansione all'estero, nonostante le sfide tariffarie internazionali. Il rapporto semestrale analizza l’impatto delle preannunciate tariffe sul PIL italiano e la risposta del tessuto imprenditoriale.
Previsioni sul Pil italiano
In vista del 2025, le previsioni di EY indicano una crescita del PIL italiano dello 0,6%, che potrebbe aumentare allo 0,8% nel 2026. Tuttavia, se le tariffe commerciali prevedibili venissero confermate, l’impatto potrebbe ridurre il PIL cumulativo di circa 1,4%, con una perdita stimata di quasi 30 miliardi di euro tra il 2025 e il 2026. Al contrario, confermando tariffe al 20%, l'impatto economico potrebbe aggirarsi intorno ai 20 miliardi di euro e un calo del 65% rispetto ai target di crescita.
Crescono gli investimenti all'estero
Nonostante le incertezze, le aziende italiane dimostrano resilienza. Nei primi sei mesi del 2025, si è registrato un notevole incremento degli investimenti all’estero: 143 acquisizioni annunciate, rispetto a 122 nello stesso periodo del 2024, pari a un 17% di crescita. Il valore di queste acquisizioni è balzato da 7,1 miliardi di euro nel primo semestre del 2024 a 13,5 miliardi nel medesimo periodo del 2025, con il settore industriale che ha rappresentato il 24% delle transazioni.
Marco Daviddi, managing partner EY-Parthenon in Italia, commenta: «Le aziende italiane stanno dimostrando la propria capacità di adattarsi in un contesto internazionale sempre più sfidante. L’aumento delle acquisizioni all’estero riflette l’impegno delle imprese nel rafforzare la propria presenza globale, mirando a diversificare i mercati e ad affrontare le tensioni commerciali».
Trend nel settore m&a e private equity
Nei primi sei mesi del 2025, sono state annunciate circa 600 acquisizioni in Italia, con un valore totale di circa 18,7 miliardi di euro. Rispetto all'anno precedente, si riscontra un incremento del 6% nel numero di operazioni, nonostante una diminuzione totale del volume di investimenti del 50%. La M&A continua a guidare il mercato, con un focus predominante nei settori industriale (22%) e beni di consumo (18%).
I settori che hanno guidato gli investimenti sono principalmente il comparto industriale, con il 22% del numero di operazioni annunciate, seguito dai beni di consumo (18%) e settore tecnologico, e da quello dei servizi ed energy & utilities (11%). Sebbene il settore industriale continui a essere quello di punta, il comparto ha registrato una diminuzione, passando dal 27% al 22% in termini di numero di operazioni, rispetto alla prima metà dell'anno scorso. Al contrario, i settori dei beni di consumo e dei servizi hanno visto un incremento nel numero di operazioni, in quanto nella prima metà del 2024 rappresentavano rispettivamente il 16% e 9% del numero di operazioni, così come il settore finanziario che ha anch'esso registrato una crescita di rilievo, con un incremento dal 5% al 7% dell’incidenza in termini di numero di operazioni.
Focus sulle privatizzazioni
Le privatizzazioni sono cruciali per la strategia economica italiana, puntando a raccogliere circa 20 miliardi di euro entro il 2026. Coinvolgere il capitale privato è essenziale per costruire un’alternativa valida e generare investimenti significativi nelle infrastrutture. I nuovi modelli di partenariato pubblico-privato possono contribuire a migliorare la sostenibilità e l'efficienza delle infrastrutture italiane, creando opportunità per attrarre capitale e modernizzare il paese.