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Distribuzione automatica: il fatturato del settore sfiora i 3,5 miliardi

Distribuzione automatica: il fatturato del settore sfiora i 3,5 miliardi
Distribuzione automatica: il fatturato del settore sfiora i 3,5 miliardi

Distribuzione automatica: il fatturato del settore sfiora i 3,5 miliardi

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Redazione

Il fatturato del vending in Italia nel 2016 è cresciuto del 2,13% sfiorando i 3,5 miliari di euro (3.

65.614.675 euro) con quasi 11 miliardi di consumazioni (per l’esattezza 10.797.992.857). A certificarlo è il nuovo studio realizzato da Accenture per Confida, l’unica associazione che rappresenta l’intera filiera della distribuzione automatica in Italia. I consumi dai distributori automatici sono cresciuti del +0,48% mentre il mercato del cosiddetto ‘porzionato’ (le macchine a capsule e cialde per casa e uffici) è aumentato del 4,3%.

Il caffè è il prodotto più venduto: sono 2,7 miliardi le consumazioni (+1,67% rispetto al 2015) ai distributori automatici, il 55,5% dei consumi totali in questo canale. Ammontano, invece, a 5,8 miliardi le capsule e cialde vendute nel 2016. Se ne ricava che un italiano su due, oggi, sceglie il caffè ‘self service’.

Tra le bevande calde, oltre al caffè, spicca la crescita del ginseng (che cresce del +15,3%). Tra gli snack più diffusi, si rafforza il consumo di quelli a base di cioccolato (+1,47%) e dei biscotti (+5,76%). Ma il balzo in avanti più significativo è quello fatto registrare dalla frutta fresca (+55%) e secca (+50%). La flessione invece nel consumo di bevande fredde (-2,64%) è stata condizionata anche dalla stagionalità decisamente meno calda rispetto a quella del 2015. In questo contesto l’acqua ha contenuto le perdite (-1,23%) rispetto alle altre bevande fredde, specialmente quelle gasate che hanno subito una contrazione del 7,68%. Da notare il trend in controtendenza di nettari e succhi 100% (+4,03%) e degli Energy drink, nicchia di mercato da 1,5 milioni di consumazioni che è aumentata dell’1,20%.

Ben il 36% delle consumazioni del vending avvengono all’interno di industrie e grandi aziende. Nel comparto del lavoro privato si concentra il 17% dei consumi, mentre quello commerciale si attesta al 13%. Gli spazi deputati all’istruzione (scuole e università) e alla sanità valgono ciascuno l’11%. Le erogazioni dei distributori collocati nei luoghi pubblici (sale giochi, centri commerciali, biblioteche, associazioni e circoli, oratori…) invece, valgono il 6% dei consumi complessivi. In coda luoghi di svago e di passaggio (aeroporti, stazioni, metropolitane…) con il 3% a testa.

Per l’esattezza sono 805.431 le macchine installate in Italia, seguita dalla Francia (590 mila), Germania (555 mila) e Inghilterra (417 mila). Il nostro Paese, non a caso, è il principale produttore europeo di distributori automatici, un segmento del mercato della meccanica italiana esportato in tutta Europa e anche a livello mondiale. Il mercato delle vending machine vale circa 300 milioni di euro (escluso il mercato delle macchine da caffè per hotel, bar e ristoranti, un altro mercato in cui l’Italia è leader) di cui il 70% è esportato all’estero.

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