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Esd Italia e Areté: data analytics a supporto delle relazioni fra Gdo e industria agrifood

Esd Italia e Areté: data analytics a supporto delle relazioni fra Gdo e industria agrifood

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Redazione

di Federica Bartoli

In un mondo dove data analytics e Ai continuano a rivoluzionare il modo di lavorare delle aziende, Esd Italia ha creduto nelle potenzialità delle nuove tecnologie investendo su strumenti innovativi per la previsione dei prezzi e la gestione della volatilità.

L’introduzione dei modelli previsionali sviluppati da Areté – Agrifood Intelligence, da oltre 15 anni specializzata nel forecast sui mercati agroalimentari, ha consentito all’azienda di gestire le difficoltà che hanno compromesso la tenuta della filiera agrifood, mettendo a disposizione elementi oggettivi di dialogo con l’industria, potendo attutire i colpi della forte volatilità degli ultimi anni pianificando e coordinando le proprie attività con un rinnovato dinamismo e consapevolezza.

Gli ultimi cinque anni (2020-2024) hanno visto la maggior parte delle commodity agrifood interessate da record storici di volatilità, attraversando momenti di sostenuta inflazione, alternati a trend di deflazione di analoga portata che hanno riguardato la totalità dei mercati agrifood, dai cereali (mais, frumento tenero, frumento duro, riso) agli oli vegetali (oliva, girasole, palma) a zucchero e caffè, per non parlare di gas naturale ed energia elettrica, fino al packaging.

Gli esempi più recenti e significativi di questa volatilità sono il cacao, il cui prezzo è triplicato solo nei primi 4 mesi del 2024, per poi dimezzarsi nel giro di un mese fra aprile e maggio 2024, senza che per questo la volatilità venisse a mancare anche nei mesi successivi. Anche il caffè ha mostrato forti tensioni, se pensiamo che solo fra ottobre 2023 ed aprile 2024 i prezzi della varietà Arabica sono aumentati del 70%.

Non mancano casi di marcata deflazione dei prezzi, come nel caso del frumento tenero e del duro (rispettivamente alla base della produzione di pane e pasta) che dai picchi storici dell’estate 2022 hanno visto prezzi in calo del 40-45%. Oppure dell’olio di girasole che, dopo i pesanti rincari dovuti al conflitto fra Russia ed Ucraina ha visto prezzi gradualmente in calo nel corso degli ultimi due anni di circa il 65%.

L’interconnessione dei mercati è sempre più forte, non solo all’interno del comparto agrifood, ma anche nel generale comparto delle commodity. Per questo motivo le metodologie previsive di Areté sono state applicate con successo anche ai prezzi di energia elettrica e gas naturale, altro caso in cui a rincari ben oltre il 300% in meno di tre mesi a metà 2022, sono seguiti due anni di progressiva deflazione, con un -90% per il gas naturale e per l’energia elettrica.

«Gli andamenti anomali dell’inflazione nel corso degli ultimi anni – spiega Piergiorgio Bonini, direttore generale di Esd Italia – ci hanno spinti ad implementare in maniera rapida ed efficace nuove soluzioni per comprendere al meglio le dinamiche di mercato e farsi un’idea di cosa sarebbe successo in futuro. In modo da poter gestire in maniera efficace il dialogo con l’industria di marca e quella privata tanto nei momenti di inflazione quanto in quelli di deflazione, per continuare a garantire migliori prezzi ai consumatori finali».

«I modelli consentono di avere visibilità sugli andamenti dei prezzi delle commodity fino a 18 mesi in avanti – spiega Enrica Gentile, amministratrice delegata di Areté -. Veniamo ormai da quasi cinque anni di mercati estremamente complessi e volatili, resi costantemente difficili anche dal succedersi di eventi “estremi” come pandemia, conflitti, meteo, blocchi logistici ed altro, che tuttavia stanno rendendo la volatilità una condizione pressoché strutturale. I sistemi previsionali hanno consentito alle nostre aziende di non farsi trovare impreparate, di anticipare gli andamenti di mercato e di ridurre drasticamente l’impatto dei picchi di prezzo, preservando marginalità ma anche agevolando il dialogo e la contrattazione con clienti e fornitori ai diversi livelli della filiera, anche a beneficio dei consumatori finali. Le previsioni coprono ormai circa 40 principali commodity, ma siamo costantemente a lavoro su nuovi mercati, anche seguendo le richieste e le priorità delle aziende con cui lavoriamo».

 

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