Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 26 Aprile 2024 - ore 10:00
Il dato, sostanzialmente, riflette quello relativo agli ettari investiti, pari a 65.180 (-8,5%), di cui 37.024 al Nord e 28.156 al Centro Sud.
L'operazione sarà perfezionata a fine anno. Il sistema bancario ha erogato, a supporto, linee di credito di 60 milioni di euro.
Ciò che mangiamo è strettamente interconnesso con ciò che ci accade intorno. Il cibo, cioè, è una questione centrale e proprio per questa ragione ha senso parlare di sostenibilità.
L'investitore Usa entra con una quota del 75 per cento. L'azienda è aperta all'export e al mondo delle private label.
L'azienda di Gravina di Puglia ha sempre scommesso su prodotti particolari e di fascia premium, dunque poco permeabili alle crisi.
L'azienda toscana abbina alla vasta gamma, una forte presenza oltre confine, che genera i due terzi del fatturato.
Un'azienda di fascia alta e marchio di interesse nazionale, parla in nome di un made in Italy minacciato anche dalle lentezze politiche.
La società è un colosso da 420 milioni di euro di fatturato e con un'incidenza dell'export pari al 95 per cento dei ricavi. Investirà 50 milioni di euro al 2025.
L’operazione rientra in un costante rafforzamento del lato industriale di gruppo Schwarz, rappresentato da Schwarz Production.
Secondo il rapporto 'Fragilitalia' (Legacoop-Ipsos) ben poco verrà risparmiato. Ma con quale intensità, in quali settori e canali?
La banca d'affari ha annunciato i primi impegni finanziari per rimettere in moto la produzione. Rinnovata la Cig, per un anno, per i 54 addetti di Novi. Closing fra una settimana.
Azzerato l'indebitamento finanziario netto, tramite aumento di capitale, Investindustrial punterà soprattutto su Usa, Middle East e Asia.
Superfici molto grandi, assortimenti enormi, prezzi molto competitivi. Questa la formula del gruppo Usa, che cresce anche nel nostro continente.
Perché un gigante simile non ha attecchito nel nostro Paese? Non certo per la solita storiella della pizza all'ananas....