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Parmalat: inizia la ripresa

Parmalat: inizia la ripresa
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Parmalat: inizia la ripresa

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Redazione
Per la prima volta dopo il suo ritorno in Borsa, avvenuto nell’ottobre 2005, Parmalat ha chiuso con un bilancio in utile. Nel 2006, infatti, l’utile netto è stato pari a 192,5 milioni di euro, contro la perdita di 0,3 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il fatturato netto consolidato realizzato dall’azienda lo scorso anno è stato di 3.844,05 milioni di euro, in crescita del 4,4%.

Il miglioramento del bilancio è dovuto sia ai risultati ottenuti dalla gestione industriale che agli impatti positivi derivanti dalle transazioni finalizzate nel corso dell’esercizio 2006.

Buoni risultati, quindi, nelle varie aree geografiche in cui Parmalat è presente. Ciò è riconducibile, tra l’altro, al cambio del mix dei prodotti venduti, ad azioni industriali e operative, a iniziative in campo commerciale e a un effetto cambio positivo. Quest’ultimo, in particolare, ha un impatto sul fatturato di +33,36 milioni di euro (0,9% del fatturato).

In Italia i ricavi consolidati si attestano a 948,91 milioni di euro in diminuzione del 0,7% rispetto ai 991,45 milioni di euro del 2005. Tali importi non comprendono i risultati delle società controllate Boschi, Newlat e Carnini, recentemente rientrate nel perimetro di consolidamento integrale del gruppo.

La redditività percentuale è pari all’10,7% rispetto al 7,3% del 2005, migliore di 3,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Tale risultato è dovuto al buon andamento dei segmenti principali di business, con particolare riferimento ai latti funzionali, alle vendite di bevande a base di frutta - che hanno evidenziato un trend in crescita negli ultimi mesi dell’anno - e al recupero di efficienza sia industriale che delle strutture.

Per l’anno in corso l’azienda prevede un ulteriore miglioramento del fatturato netto, come hanno dimostrato i primi due mesi del 2007. La crescita attesa si colloca in un range tra il 3 e il 5% (fatturato netto) e anche la posizione finanziaria del gruppo è prevista positiva. Ciò grazie soprattutto al contributo dei prodotti funzionali e delle iniziative commerciali e industriali in fase di realizzazione.

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