Cavolini di Bruxelles, Carciofi tagliati, Funghi champignon interi, Olive verdi e nere a rondelle: estratti con facilità dalle lattine dall’interno smaltato che li contengono regalano un gusto semplice e genuino, quello che ci si aspetta da ortaggi lavorati appena colti e cucinati da mani esperte in maniera si direbbe casalinga.

Ciò è possibile perché  i prodotti della nuova gamma “Cotti al Vapore” Pucci , ortaggi scelti, di sola provenienza italiana sono preparati proprio come normalmente si fa tra le mura domestiche. E sono per questo rigorosamente pronti all’uso, privi d’olio e con liquido di governo appena percettibile (acqua e sale iodato).

La tecnologia della cottura a vapore non è altro che una versione industriale della cottura nella classica pentola a pressione con poca acqua, il che garantisce al prodotto un’elevata qualità e una conservazione di almeno 24 mesi.


Questo consente ai cibi proposti da Pucci (nell'immagine i carciofi) di mantenere profumo e gusto più intensi e persistenti, un colore vivo e naturale e una migliore consistenza. Inoltre, a differenza di quanto comunemente viene reperito sugli scaffali dei punti vendita, i “Cotti al Vapore” Pucci non perdono i sali minerali e le sostanze zuccherine che vengono invece dilavate quando, come accade comunemente, gli alimenti sono cotti in acqua e olio.

La cottura a vapore della nuova linea Pucci si trova tra l’altro in perfetta sintonia con le tendenze alimentari attuali (che richiedono prodotti saporiti, naturali e sani) e quindi adatti per quei consumatori che intendono coniugare esigenze di praticità con gusto e benessere.

Ma come si è arrivati all’idea? “Dall’esigenza di innovare il comparto dei sottolio e sottaceti con un valido concetto di prodotto - risponde Stefano Preda, della direzione commerciale Pucci - nel nostro caso non si tratta solo di togliere l’olio e mettere ad esempio acqua come hanno fatto molti concorrenti al fine di alzare i margini. Abbiamo invece ritenuto indispensabile individuare una nuova tecnologia che migliorasse la qualità del prodotto senza aggiungere l’olio di girasole, uno degli elementi negativi nello sviluppo dei consumi, alla ricerca invece dei nuovi trend salutistici che si stanno consolidando delle abitudini alimentari.
“La soluzione Pucci è giunta dopo un’attenta analisi del mercato dei sottolio e sottaceti. Per arrivarci sono state condotte analisi di prodotto nell’arco degli ultimi due anni e un’analisi qualitativa sul consumatore grazie all’ausilio di una società specializzata che ci ha confermato la bontà della nostra intuizione”.

L’azienda ha in programma la diffusione della nuova gamma su ampia scala. “Le risposte fin qui ottenute ci fanno ben sperare sul raggiungimento veloce di una distribuzione ponderata tale da permetterci poi di attuare una campagna pubblicitaria nazionale”, spiega Preda che attualmente sta coordinando la comunicazione rivolta al trade.

Pucci fattura circa 18 milioni di euro, il che la posiziona tra le principali aziende del comparto in Italia. Continua Preda: “I consumi di vegetali in conserva sono cambiati nel tempo. Sottolio e sottaceti stanno mantenendo consumi stabili con un leggero calo poiché non corrispondono più ai canoni richiesti dai consumatori. Le conserve vegetali sono invece in continua crescita ed è per questo che le nostre ricerche si sono indirizzate verso questo settore, reinterpretando i prodotti classici della nostra categoria ovvero carciofi, funghi e olive”.

E stanno cambiando pure le modalità d’acquisto: “Per sottolio e sottaceti si procede sostanzialmente d’impulso, mentre quello dei vegetali risulta essere un acquisto più programmato”, afferma Preda che ha curato la diffusione di campioni del prodotto. Il passo successivo è stato compiuto svolgendo una ricerca sull’immagine più consona a veicolarne i contenuti innovativi di qualità, salubrità e bontà nonché l’alto contenuto di servizio insito in un prodotto pronto all’uso.

Pucci propone la nuova gamma “Cotti al vapore” nel formato in lattina da 212 ml ideale nella preparazione di insalate di riso o come condimento pronto con l’aggiunta di un po’ dell’olio preferito. O, ancora, possono essere impiegati come ingredienti versatili e salutari di primi piatti di pasta, risotti, minestre o anche per secondi, caldi o freddi (come omelette, pizze, tartine e così via). Il momento di consumo può spaziare dal pranzo, alla cena e allo snack a casa come fuori durante un’allegra scampagnata.

Nei test d’assaggio, assicura Pucci, il risultato è stato superiore alle aspettative in particolare per quanto riguarda la naturalità del colore (“dà l’idea di cotto a vapore”; ricerca qualitativa), la forma (“il prodotto non risulta alterato, la consistenza è buona”), il sapore e l’odore (“dà l’idea di cotto al vapore, il gusto è naturale e vero”; “sono meglio di quelli sottolio: un fungo che sa di fungo, mentre quelli sottolio sanno di olio”) e la leggerezza (“suggerita dall’assenza dell’olio”).

Buona parte del target di consumo è rappresentato dalle casalinghe più attente al gusto, agli elementi nutritivi e in cerca di soluzioni time-saving: è sufficiente anche sbattere due uova alle quali aggiungere carciofi e champignon per avere in pochi minuti un piatto caldo. Da qui l’opportunità di tenerne in dispensa per situazioni di emergenza, per quando si ha fretta o per quando arriva qualcuno all’improvviso.

Tra i più interessati ai “Cotti al vapore” anche i giovani, gli innovativi, le persone elevate culturalmente, gli individui attratti dalla nuova tecnologia e i consumatori di qualità alla ricerca di prodotti sani capaci di garantire benessere, consapevoli in sostanza che la cottura a vapore mantiene principi che altrimenti verrebbero eliminati, come le vitamine e le proprietà organolettiche. Il prezzo consigliato al pubblico per ciascuna confezione di “Cotti al vapore” Pucci è di 1.90 euro.