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Maiora, 40 milioni di investimenti nel 2025. Da Intesa arrivano 20 milioni   - Distribuzione Moderna

Maiora, 40 milioni di investimenti nel 2025. Da Intesa arrivano 20 milioni  

Maiora, 40 milioni di investimenti nel 2025. Da Intesa arrivano 20 milioni   - Distribuzione Moderna
Pippo Cannillo con il padre Francesco

Maiora, 40 milioni di investimenti nel 2025. Da Intesa arrivano 20 milioni  

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Emanuele Scarci

Maiora completa l’integrazione del gruppo calabrese Regina, scorpora parzialmente la parte immobiliare nella controllata Capex e si appresta a inaugurare i pdv di Triggiano, Barletta e Cassano, tutti nel Barese. Il deal Regina è stata concluso definitivamente lo scorso dicembre e gli asset rilevati comprendono 13 pdv, di cui 7 cash & carry e 6 super. Per il 2025 il retailer stima investimenti per 40 milioni di euro, destinati a nuove aperture, acquisizioni e rafforzamento del canale cash & carry.

Maiora ha chiuso il 2024 con ricavi in crescita dell’8,6% a 905 milioni, soprattutto grazie all’integrazione di Regina e al balzo del cash & carry che rappresenta il 16% delle vendite nette (774 milioni). L’anno scorso i ricavi nel canale sono balzati del 22% a 123 milioni di euro. Ben oltre il +6,2% di super e iper diretti e il +10% degli affiliati.
La società barese di Corato ha realizzato un Ebitda di 54,4 milioni (+0,5%) e un utile netto di 17,7 milioni (da 19,6 milioni). L’incidenza Ebitda/ricavi è calata dal 6,5% al 6%, a causa della fase di start up di Regina.
“Stiamo vivendo una fase di crescita solida e sostenibile - ha dichiarato il ceo Pippo Cannillo -. I risultati positivi registrati nel 2024 e nei primi mesi del 2025, sia nel canale retail che nel cash & carry, confermano la bontà delle nostre scelte strategiche. Restiamo concentrati sullo sviluppo e sul consolidamento, due pilastri fondamentali per il futuro”.

Quattro canali

In dettaglio, analizzando i ricavi complessivi, 121 milioni di ricavi sono riferibili a premi per servizi promozionali dei fornitori. Riguardo ai canali, 413,5 milioni (+6,2%) sono ascrivibili a super e iper, 123 milioni al cash & carry, 217 milioni agli affiliati e 20 milioni agli affiliati in fitto d’azienda.
Nell’ultimo esercizio il debito netto è salito da 46 a 60 milioni (1,1 volta l’Ebitda) dopo l’accensione di due nuovi finanziamenti con Banca Intesa per 20 milioni. Il patrimonio netto è di 92 milioni. Gli immobili conferiti a Capex ammontano a 7 milioni.
Nel 2024 gli sono stati investiti 38 milioni, compresa l’acquisizione di Regina che ha un valore di carico di 24 milioni. 

Cannillo e soci
Maiora è controllata per il 55% dal gruppo Cannillo e per il resto dalla famiglia Peschechera. L’assemblea dei soci, presieduta da Francesco Cannillo, dello scorso luglio ha deciso di lasciare in azienda i 17,7 milioni di utili.
L’azienda aderisce a Despar Italia, la società consortile che riunisce sotto il marchio Despar 6 aziende della distribuzione e una rete di affiliati. E’ presente in 7 regioni del centro sud con 525 pdv (Despar, Eurospar e Interspar) e 14 cash & carry a insegna Altasfera.

Maiora ha in portafoglio il 51% di Ardita, jont venture con Ergon: la società opera nel canale discount con il marchio Ard discount. Inoltra la famiglia Cannillo controlla Cerealitalia, produttore di cereali per la prima colazione e dolciari, con un fatturato di 38,6 milioni.

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