C’è sempre una prima volta. Quella di Lidl Italia è stata qualche giorno fa. I vertici della catena discount leader in Italia hanno infatti incontrato la stampa rompendo un riserbo durato quindici anni, da quando cioè Lidl ha fatto il suo ingresso nel nostro paese.

L’occasione, del resto, era importante e giudicata “strategica” dal top management dell’insegna tedesca: il lancio della Lidl Card, “la prima carta di credito low cost che si prefigge di rivoluzionare il credito al consumo con un innovativo strumento finanziario”.

Finalmente, dunque, si sono scoperti alcuni dati ufficiali di Lidl nel nostro paese: 450 punti vendita (di cui 300 circa con immobili di proprietà), 30-35 nuove aperture all’anno, 8.000 dipendenti (6.400 impiegati nei negozi e 1600 nei cedis, con un tasso di assunzione annuo superiore alle 1.000 unità), un fatturato 2006 di circa 1,8 miliardi di euro (+1,5% circa a parità di rete), oltre un milione di clienti settimanali, una quota di mercato in gdo del 2%.

L’identikit dei negozi è cambiato col tempo. La superficie è passata dagli iniziali 400-500 metri agli attuali 1.000-1.200, con 4-6 casse, la presenza di 15-17 addetti e un parcheggio di almeno 100 posti auto. Lo scontrino medio si attesta intorno ai 20 euro.

Lo stesso si può dire per l’assortimento. Inizialmente contava 500-600 referenze. E’ salito progressivamente fino a raggiungere le 1.200 unità, con l’obiettivo di proporre un’offerta completa (anche di marchi leader) al consumatore italiano. Un ruolo importante giocano in tal senso i prodotti freschi, con consegne giornaliere e l’inserimento recente di una decina di referenze bio nell’ortofrutta. Di questi giorni è infine la presenza a scaffale di prodotti fair trade, a dimostrazione che la strategia commerciale di Lidl è decisamente impostata su un modello “one stop shop”.

Ma torniamo alla Lidl Card. Utilizzabile dal 10 settembre, la carta (per ora privativa, ma dal 2008 legata ai circuiti internazionali) si configura apparentemente come una normale “revolving”. Consente infatti sia l’utilizzo come carta di credito che per pagamenti rateizzati. Dietro c’è uno dei protagonisti del credito al consumo in Italia: Findomestic Banca.

Le cose però non stanno proprio così. Perché la Lidl Card è a tutti gli effetti una carta di credito low cost: 9,45 il tan e 9,87 il taeg.

«Non abbiamo scoperto nulla – ha dichiarato l’amministratore delegato Andrea Vai -. Abbiamo solo voluto applicare a un prodotto noto la nostra filosofia, in quanto pionieri nell’offrire il meglio, in termini di rapporto qualità-prezzo, in tutto ciò che vendiamo».

«I quattro driver dello sviluppo del progetto Lidl Card - ha precisato il presidente Rudiger Kash - si possono sintetizzare in: prodotto vantaggioso, migliori condizioni di mercato in assoluto, un prodotto interessante per tutti, un servizio in cui Lidl possa impegnarsi, rafforzando e valorizzando la propria immagine».

Lidl Card ha attivato anche una serie di partnership con Last Minute e con Assicurazione Filo Diretto. Nel primo caso lo sconto riservato ai clienti Lidl è del 15%, nel secondo giunge al 30-35%.

Per il lancio (supportato da una campagna pubblicitaria da 30 milioni di euro) è stata messa a punto una promozione di forte impatto. Consente infatti di pagare la spesa effettuata nei mesi di settembre e ottobre nel mese di gennaio 2008 a tasso zero (sia tan che taeg).

L’obiettivo è quello di raggiungere l’attivazione di 100mila carte nel giro di 4-5 anni.