di Claudia Scorza

Nella nona edizione del Bilancio di sostenibilità di Selex Gruppo Commerciale vengono presentati i numeri e le numerose iniziative del Gruppo sui temi della sostenibilità e della responsabilità sociale, come la valorizzazione della filiera corta, il sostegno a enti del terzo settore per attività sociali, sportive e culturali, ponendo grande attenzione ai temi ambientali e alla lotta contro lo spreco alimentare.

Il documento prende spunto dagli standard di rendicontazione Gri ed è suddiviso in cinque macro-pilastri: le persone, i clienti, il territorio, l’ambiente e i fornitori che costituiscono i principali stakeholder e che Selex si impegna a rendicontare annualmente.

«Essere il secondo gruppo della distribuzione organizzata italiana per noi non è soltanto un motivo di enorme orgoglio, ma anche di grande responsabilità nei confronti delle migliaia di consumatori che, tutti i giorni, scelgono i supermercati delle nostre imprese associate, i nostri prodotti a marchio e ci confermano la fiducia che hanno nei nostri confronti tramite le loro scelte di acquisto», dichiara Alessandro Revello, presidente di Selex. «Rispondere prontamente alle necessità del mercato e garantire ai nostri consumatori prodotti eccellenti, con un ottimo rapporto qualità-prezzo, è la sfida che ogni giorno ci poniamo. La sostenibilità diventa sempre più importante per la crescita strategica del nostro Gruppo e, nel percorso di integrazione della responsabilità sociale in azienda, ci impegniamo ad individuare iniziative mirate e progetti, che riguardano sia l’area ambientale che quella sociale».

Tra i tanti progetti, Selex ha lanciato nel 2018 un vasto processo di rinnovamento per quanto riguarda le confezioni e gli imballi dei propri prodotti a marchio, puntando a ridurre drasticamente i materiali di scarto e a ottimizzare i processi produttivi in termini di emissioni di Co2 e consumi idrici.

Selex ha diminuito l’impatto ambientale delle confezioni di oltre 3.000 prodotti a marchio, riducendo lo spessore degli imballi, sostituendo laddove possibile la plastica vergine con materiale riciclato, convertendo i materiali di imballaggio in materiali riciclabili ed eliminando il confezionamento superfluo. Il risultato che ne è conseguito è pari a una riduzione di circa 1.500 tonnellate di plastica utilizzata per il packaging della mdd.

Nel 2021 le Imprese del Gruppo hanno anche investito 6,3 milioni di euro in progetti di sostegno nei confronti delle comunità locali in cui operano i propri soci, valorizzando il legame storico e sociale che il gruppo mantiene con i propri territori di riferimento. Inoltre, contro lo spreco alimentare sono stati donati oltre 1,6 milioni di chili di prodotti, grazie a iniziative di recupero delle eccedenze alimentari, compresi i prodotti freschi, aderendo a numerosi progetti di recupero del cibo in eccedenza e/o prossimo alla scadenza.

Sul fronte dei fornitori, Alessandro Revello specifica: «Le nostre imprese sviluppano sempre di più partnership con i produttori locali, valorizzando la filiera corta e le eccellenze gastronomiche locali. Questo ci permette di essere promotori di un’artigianalità autentica e tradizionale, di far conoscere il nostro territorio ma anche di ridurre gli impatti ambientali lungo la nostra catena del valore».

Oltre il 94% dei prodotti a marchio del Gruppo sono di origine italiana, e su questi c’è la massima attenzione al controllo di filiera. L’adesione al Protocollo d’intesa tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Federdistribuzione del 2017, per quanto riguarda l’acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari e sull’utilizzo delle piattaforme elettroniche, ha messo in moto un processo di controllo selettivo. La richiesta ai fornitori di iscrizione al Protocollo del Lavoro Agricolo di Qualità, o certificazione equivalente, avviene per contrastare il possibile ricorso al lavoro nero e al caporalato.