Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

Prosciutto di San Daniele, inaugurato un impianto per il riciclo e la valorizzazione del sale esausto

Prosciutto di San Daniele, inaugurato un impianto per il riciclo e la valorizzazione del sale esausto

Prosciutto di San Daniele, inaugurato un impianto per il riciclo e la valorizzazione del sale esausto

Information
redazione

Il Consorzio del prosciutto di San Daniele ha inaugurato a Trasaghis (Ud) il nuovo impianto per il recupero e la valorizzazione degli scarti salini derivanti dalla produzione del Prosciutto di San Daniele Dop. L’impianto, promosso e realizzato dal Consorzio attraverso la società controllata Promo San Daniele rappresenta una delle più rilevanti azioni in chiave di sostenibilità ambientale avviate dal comparto negli ultimi anni.

Si tratta infatti di una struttura unica nel suo genere a livello europeo, pensata per trattare e rigenerare due tipologie di rifiuti (il sale solido esausto e la salamoia) trasformandoli in prodotti riutilizzabili nell’ambito del trattamento stradale antighiaccio, della concia delle pelli e dell’industria. Il tutto secondo un modello di economia circolare che riduce sensibilmente i costi di smaltimento, l’impatto ambientale e le emissioni di CO₂.

Il nuovo impianto sorge a pochi chilometri dal distretto di San Daniele e garantisce il 100% del fabbisogno di trattamento dei 31 produttori consorziati. È stato concepito su due linee operative: una linea per il sale solido, attiva circa 200 giorni all’anno, e una per la salamoia, operativa 350 giorni l’anno, 24 ore su 24. Il sale esausto viene sottoposto a vagliatura, lavaggio igienizzante, essiccamento e insaccamento, mentre la salamoia è trattata con una sequenza di processi fisico-chimici e biologici che ne consentono la separazione in acqua pulita ed elementi solidi recuperabili.

La gestione coordinata per il trattamento del sale e della salamoia per i produttori del San Daniele avviene dai primi anni duemila conferendo i materiali a impianti abilitati fuori regione. Alla luce dell’avvio del nuovo impianto, il trasporto dei rifiuti salini è stato completamente eliminato: gli automezzi che partono da San Daniele del Friuli percorrono oggi solo 35 km tra andata e ritorno, con una riduzione stimata dell’88% delle distanze e una conseguente diminuzione del 90% delle emissioni di CO₂.

Il sale rigenerato, al termine del trattamento, che non può essere destinato a usi alimentari, trova nuova vita in applicazioni sostenibili. Grazie alla sua qualità tecnica, potrà essere utilizzato come agente antighiaccio per strade e autostrade regionali o impiegato nella concia delle pelli, offrendo così una seconda destinazione d’uso in ambiti industriali.

Dal punto di vista energetico, l’impianto è dotato di un sistema di cogenerazione che copre il 97% del fabbisogno elettrico e il 49% di quello termico, migliorando ulteriormente l’efficienza e riducendo i consumi. Anche l’aspetto paesaggistico e ambientale è stato valutato con attenzione in fase di autorizzazione, ottenendo classificazioni di impatto “trascurabile” per tutte le principali variabili.

Il progetto, partito nel 2021 con studi preliminari, ha ottenuto il via libera definitivo nel 2024 e ha coinvolto centinaia di ore di progettazione tecnica e oltre 12 mesi di lavori.  «Con questo impianto completiamo un percorso strategico che parte dalla responsabilità e arriva all’innovazione – ha affermato il presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele Nicola Martelli –. Siamo riusciti a trasformare un elemento di scarto in una risorsa, dimostrando come anche un comparto fortemente legato alla tradizione possa essere capace di evolversi e guidare il cambiamento. Questo progetto non rappresenta solo un investimento tecnologico, ma soprattutto un impegno concreto verso un modello produttivo più sostenibile, efficiente e rispettoso del territorio. È il risultato di collaborazione, visione e responsabilità condivise, che ha coinvolto tutto il sistema del San Daniele. È un passo in avanti per tutto il distretto: ora il sale è una risorsa che riduce l’impatto ambientale. È una tappa importante che conferma la nostra volontà di costruire valore ambientale ed economico, a beneficio di tutta la filiera del San Daniele e della comunità che ci ospita».

«Negli ultimi anni, la gestione degli scarti salini ha rappresentato una sfida crescente per il comparto, sia in termini economici che operativi. L’assenza di impianti dedicati e l’aumento dei costi di smaltimento ci hanno spinto a individuare una soluzione in grado di garantire continuità, efficienza e sostenibilità – ha spiegato Mario Emilio Cichetti, direttore generale del Consorzio –. Il nuovo impianto è stato progettato proprio con questo obiettivo: offrire ai produttori consorziati un’alternativa stabile e sostenibile, capace di trasformare i residui salini in materiali riutilizzabili per usi industriali. La sua collocazione a Trasaghis ha permesso anche di recuperare un’area industriale dismessa, evitando nuovo consumo di suolo e inserendosi armonicamente nel tessuto produttivo regionale. Questa operazione contribuisce concretamente alla riduzione dell’impatto ambientale, migliora la gestione logistica del comparto e rafforza la competitività del distretto, dotandolo di un’infrastruttura moderna e strategica per il futuro».

  • Ti è piaciuto l'articolo?

    Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.

       
       

Logo Ristorazione Moderna

distribuzionemoderna.info
- Copyright © 2025 Edizioni DM Srl - Via G. Piazzi, 2/4 - 20159 Milano (MI) | P. IVA 08954140961 - Tutti i diritti riservati | Credits
NON HAI TROVATO QUELLO CHE STAVI CERCANDO?
PROVA QUI: