di Claudia Scorza

Dr. Schär ha presentato il suo primo Report di sostenibilità, dove sono raccontati i progetti e i risultati raggiunti nel biennio 2021-2022.

Migliorare la vita delle persone con esigenze nutrizionali specifiche è l’obiettivo che Dr. Schär si è posta fin dalla sua fondazione, più di 100 anni fa. L’azienda segue i propri prodotti dal campo alla tavola, scegliendo le migliori materie prime, promuovendo una filiera “accompagnata”, innovando le tecniche agricole e progettando imballi che pesino meno sull’ambiente senza compromettere la qualità del prodotto.

«La sostenibilità è una questione centrale per la nostra azienda. È un impegno che richiede un contributo da parte nostra in ogni fase della catena del valore, per l'ambiente e le generazioni future», commenta Hannes Berger, ceo di Dr. Schär «La nostra strategia di sostenibilità, saldamente radicata nella nostra visione di un futuro sempre più consapevole, comprende quattro impegni: supportare la biodiversità e l'agricoltura sostenibile, utilizzare soluzioni di imballaggio più sostenibili, un migliore impiego delle risorse naturali e la promozione di un ambiente di lavoro più inclusivo, che valorizzi la diversità».

Il biennio 2021-2022 è stato chiave per lo sviluppo di progetti di salvaguardia della biodiversità attraverso il recupero di colture minori - Field100 ne è un esempio concreto - e l’attuazione di progetti agricoli innovativi che hanno interessato principalmente il risparmio idrico (-20% di consumo di acqua rispetto alle pratiche tradizionali) e l’utilizzo di fertilizzanti alternativi (+15% nella resa e nello sviluppo delle piante).

Per la coltivazione dei cereali naturalmente privi di glutine, base dei prodotti del gruppo, vengono infatti scelte aree dove le colture si sviluppano naturalmente e vicine alle zone di macinatura in modo da ridurre l’impatto ambientale del trasporto. Attualmente l’azienda è certificata per l’acquisto responsabile di materie prime, come olio di palma e cacao, con l’obiettivo a tendere di creare una catena di approvvigionamento 100% senza deforestazione.

Oltre il 20% dei prodotti del gruppo è realizzato con materiali riciclabili. Nel 2022 è cresciuto del 5,23% l’utilizzo nei pack di materiali derivanti da fonti rinnovabili. L’impegno è di garantire ai consumatori prodotti senza glutine sicuri e di alta qualità e di ottimizzare l'uso della plastica, riducendone le quantità e sostituendola con la carta quando è opportuno e possibile. L’ambizioso obiettivo è quello di ridurre, entro la fine del 2024, l’utilizzo della plastica del 25% e di continuare la transizione verso imballaggi riciclati, riciclabili e compostabili.

Al fine di ridurre la propria impronta di Co2, Dr. Schär sta attuando, ove possibile, nelle sue 18 sedi e stabilimenti presenti a livello globale e nella logistica, politiche di risparmio energetico e integrando l’energia convenzionale con fonti meno inquinanti e più rispettose dell'ambiente. Solo in Italia, grazie all’uso dell’elettricità verde nel 2022 sono state risparmiate quasi 7.000 tonnellate di Co2. Per il biennio 2023-2024 è programmata l’implementazione di quattro sistemi fotovoltaici in Germania, Italia e Austria per rafforzare l’approvvigionamento energetico da fonti pulite.

Inoltre, il 37% dei manager sono donne: una prova dell’impegno nella diversity&inclusion. Dr. Schär crede infatti fermamente nella parità di genere, come dimostra il fatto che il 37% dei suoi manager sono di genere femminile. Ma l'impegno dell'azienda nella D&I non si ferma qui. Il valore della diversità è infatti da sempre un fattore distintivo del gruppo altoatesino come è testimoniato dalla composizione della popolazione aziendale che emerge dal Rapporto di sostenibilità: 1.539 dipendenti provenienti da 55 Paesi diversi, 43% donne e 57% uomini, 91% con contratto a tempo indeterminato.

Non solo, Dr. Schär valorizza le abilità e le competenze di ogni persona sostenendone la crescita professionale con l’Intercompany Exchange Program e training formativi (oltre 300 ore di formazione erogate dalla Dr. Schär Academy nel biennio in esame) e favorendo l’autonomia e l’equilibrio tra lavoro e vita privata grazie all’introduzione nel 2021 della Global Remote Working Policy.