Conserve Italia punta sul packaging sostenibile
Conserve Italia punta sul packaging sostenibile
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di Claudia Scorza
Dalle polpe e passate di pomodoro Cirio per il mercato estero alle zuppe Jolly Colombani per i consumatori italiani, passando per i legumi Valfrutta venduti sia nel mercato interno che in altri Paesi: sono questi i principali prodotti che possono essere realizzati con la nuova linea di riempimento e confezionamento per contenitori Tetra Recart che Conserve Italia ha di recente messo in funzione nello stabilimento di Pomposa (Fe), il principale del gruppo cooperativo.
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Avviata in concomitanza con la campagna del pomodoro e dopo cinque mesi di lavoro, la nuova linea Tetra Recart si distende per una lunghezza di 800 metri, coprendo una superficie di circa 3mila metri quadrati; per consentirne la realizzazione all’interno dello stabilimento (esteso su 433mila mq) è stato costruito un nuovo e apposito capannone e sono stati riorganizzati alcuni magazzini, così da ottimizzare gli spazi.
«Con questo intervento, a fronte di un investimento di oltre 10 milioni di euro, possiamo raddoppiare la produzione di confezioni Tetra Recart nello stabilimento di Pomposa, fino ad un potenziale di 160 milioni di pezzi all’anno», dichiara Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia. «Tali imballaggi, così performanti sia nella riduzione dell’impatto ambientale per i materiali utilizzati sia nell’efficienza per la logistica e i trasporti, grazie all’ottimizzazione degli spazi da riempire, consentono di movimentare molte più referenze in una stessa spedizione».
«Le confezioni Tetra Recart, per la tipica forma a parallelepipedo, offrono alla grande distribuzione una migliore saturazione degli scaffali nei punti vendita e sono apprezzate dai consumatori per la gestione ottimizzata dello spazio nel frigorifero», continua Rosetti. «Tutti questi elementi fanno aumentare l’interesse verso questo packaging, sempre più richiesto soprattutto nei mercati esteri ai quali ci rivolgiamo, in particolare con le produzioni di polpe e passate a marchio Cirio. La tendenza alla ricerca di confezioni più sostenibili – conclude il direttore generale – cresce anche in Italia, dove abbiamo di recente lanciato la Polpa Fine Valfrutta Green in confezione Tetra Recart, che riduce dell’83% le emissioni di Co2 rispetto ad altri materiali ed è ottenuta per oltre il 70% con materie prime rinnovabili e provenienti da fonti vegetali».
La nuova linea Tetra Recart va così ad affiancarsi a quella già presente nel sito di Pomposa e arriva a tre anni di distanza dall’avvio di un’analoga linea produttiva dedicata principalmente al pomodoro e realizzata nello stabilimento di Ravarino (Mo). L’investimento rientra nel processo di automazione, digitalizzazione e informatizzazione delle fasi produttive che l’azienda ha intrapreso da tempo, decidendo di puntare sull’innovazione tecnologica 4.0 per aumentare la propria competitività sui mercati di tutto il mondo.
«La nuova linea Tetra Recart – aggiunge Antonello Chessa, direttore dello stabilimento di Pomposa – ha una capacità produttiva di 24mila pezzi all’ora ed è dotata di sensori e robotica di ultima generazione, così da assicurare ai clienti la piena tracciabilità e la massima sicurezza dei processi produttivi. A differenza della linea già presente, in questo caso è possibile realizzare prodotti in due differenti formati, nella confezione da 390 grammi e in quella da 500 grammi; quest’ultima è particolarmente adatta alle zuppe e ai piatti pronti. Inoltre, sono circa 40 gli addetti che prevediamo di impiegare a pieno regime su questa linea nei tre turni di lavoro».
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