Apicoltura Piana presenta il Bilancio di sostenibilità 2024, documento che segna un passaggio strategico nel percorso di evoluzione dell’azienda: da semplice confezionatore a piattaforma di innovazione, trasparenza e sostenibilità.
Redatto secondo gli standard internazionali Gri-Global Reporting Initiative, il bilancio misura gli impatti ambientali, sociali ed economici dell’azienda e ne racconta il percorso verso un modello produttivo che mette al centro la qualità del miele, la tutela delle api, la valorizzazione degli apicoltori e la salvaguardia della biodiversità.
“Il consumatore vuole sapere da dove viene ciò che mangia, come è stato prodotto e quale impatto genera sull’ambiente. La fiducia è il vero capitale del futuro, e il nostro bilancio serve a renderla visibile e verificabile”, dichiara Massimo Mengoli, amministratore delegato di Apicoltura Piana.
Apicoltura Piana nel 2024 ha generato un fatturato pari a 26.294.857 euro, impiegando 27 dipendenti per lo svolgimento della propria attività. Dei ricavi, l'azienda ha distribuito l’86,7%, pari a 22.806.670 euro, agli stakeholder. Nello specifico: ai fornitori di materie prime, merci e servizi per una quota pari al 91% (20.754.256 euro), ai dipendenti per il 4,9% (1.115.907 euro), alle pubbliche amministrazioni per il 4,1% (936.507 euro).
Tra i principali risultati e progetti illustrati nel bilancio di sostenibilità 2024 di Apicoltura Piana ci sono: adozione degli standard Gri per la rendicontazione Esg; il qualithoney, dedicato al monitoraggio del benessere delle api e alla tracciabilità dei mieli italiani ed europei; packaging sostenibile con almeno il 50% di Pet riciclato nelle confezioni principali; supporto a sistemi basati su intelligenza artificiale e sensori per il controllo di qualità, la certificazione di origine e la protezione della biodiversità; partnership con Bologna Fc 1909, simbolo di radicamento territoriale e di gioco di squadra, per promuovere una cultura condivisa della sostenibilità e della salute.
“Il futuro del miele non sta nel produrre di più, ma nel produrre meglio – afferma Federico Menetto, responsabile dei progetti innovativi –. Questo ultimo bilancio di sostenibilità è la conferma che non siamo solo quelli che mettono in vasetto il miele. Abbiamo capovolto il mondo del miele davvero. Stiamo costruendo un modello che unisce dati, territorio e persone: dai sensori negli alveari alle metriche ambientali. Il brand diventa una piattaforma di fiducia che mette in connessione produttori, scienza e cittadini. Anche la collaborazione con il Bologna Fc nasce da questo spirito: condividere un linguaggio comune di rispetto, impegno e comunità”.