L’Osservatorio Confimprese sul 2° semestre luglio-dicembre 2019 lima al rialzo le previsioni annunciate lo scorso gennaio (1.027 aperture e 10.000 posti di lavoro creati in 12 mesi). L’output, per il semestre che prende il via a luglio, prevede 675 nuovi punti vendita, con un impiego di 6.750 risorse totali e una crescita del 10% sullo stesso periodo del 2018.

Il lieve rimbalzo positivo è da ascrivere alla necessità, da parte dei retailer, di continuare a puntare sullo sviluppo rete, nonostante il freno imposto dal Ddl sulle chiusure festive, ventilato fra il 2018 e la prima parte del 2019 e ora in stand by alla Camera.

Nello suddivisone per regioni il Lazio sorpassa per la prima volta la Lombardia per numero di opening: 97 contro 91 grazie a Roma, che si conferma regina del turismo, con 15,2 milioni di visitatori.

Importante il confronto fra centri storici e centri commerciali, con un ritorno di interesse sui primi a causa dell’incertezza normativa, che obbligherebbe alla chiusura i punti vendita sopra i 250 mq nei centri storici con più di 10.000 abitanti e di tutti quelli compresi nei mall (nei comuni fino a 10.000 abitanti potrebbero restare aperti solo i negozi fino a 150 mq).

L’Osservatorio Confimprese segnala una sostanziale parità nel numero dei negozi di dimensioni minori nei centri commerciali e nei centri storici: quelli con metrature sotto i 250 mq sono per il 40% negli shopping center, per il 40% in centro storico e per il 20% in periferia.

Di contro gli esercizi commerciali con metratura dai 400 ai 1.500 mq e oltre, come ristoranti, fast food e Pdv di abbigliamento, sono localizzati principalmente nei centri commerciali e retail park. Per questi format, grandi e medio grandi, i retailer frenano soprattutto nei centri commerciali sia nel food, sia nel fashion.

Il settore arredo casa, dal canto suo, ha già rivisto al ribasso i piani di sviluppo per gli shopping center e, al momento, prevede inaugurazioni solo nei centri storici.

Anche le librerie, che in genere aprono su riconversione di librerie indipendenti, contano di insediarsi solo nei centri città.