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Rics European retail conference: l'Italia è un ottimo affare per gli investitori

Rics European retail conference: l'Italia è un ottimo affare per gli investitori
Rics European retail conference: l'Italia è un ottimo affare per gli investitori

Rics European retail conference: l'Italia è un ottimo affare per gli investitori

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Redazione

In termini di investimenti l’Italia si conferma una grande opportunità con interessanti margini di redditività per gli investitori: questo, in sintesi, il risultato a cui giunge Rics (

ics.org/uk/" target="_blank">Royal institution of chartered surveyors) che ha organizzato a Milano la conferenza europea del retail.

A tirare un bilancio è Daniele Levi Formiggini, presidente di Rics Italia: “Dagli interventi dei relatori è emerso un forte ottimismo. Negli ultimi anni la gran parte degli investimenti è arrivata dall’estero, a dimostrazione dell’interesse internazionale per un comparto retail che presenta un vasto potenziale sia per quanto riguarda i nuovi sviluppi, sia pensando allo stock immobiliare esistente e in molti casi da ampliare, innovare o riposizionare. Per questo la sede naturale della European retail conference di quest’anno è stata Milano, luogo ideale in cui fare incontrare, per un confronto diretto, i principali addetti ai lavori del Continente. In quest’ottica per Rics è fondamentale continuare a diffondere e promuovere l’adozione di elevati standard di qualità e trasparenza nella valutazione immobiliare, imprescindibile per l’attrazione dei capitali nel nostro Paese”.

L’evento, con oltre 30 speaker, ha richiamato più di 170 manager e 60 aziende distributive e finanziarie. Tra queste Aedes Siiq, Carrefour Property, Colliers, Duff&Phelps, Ece, Finiper, Eurocommercial, Grandi Stazioni Retail, Ing, Gruppo Ovs, Sonae Sierra, Unibail-Rodamco.

I relatori hanno convenuto che il trend di crescita si consolida e, per questo, sarà fondamentale selezionare gli investimenti, tenendo conto del ciclo di vita degli asset e del loro potenziale di riconversione. Importante, a questo punto, come detto, riqualificare il patrimonio, anche in chiave di sostenibilità e di efficienza.

Per le high street si impongono, ancora una volta, gli investimenti in quelle città che si dimostrano in grado di richiamare grandi flussi turistici e con una significativa evoluzione demografica.

Passando al ciclo di vita del punto vendita, uno dei fenomeni principali è l’importanza, sempre più strategica, di capire i desideri e comportamenti dei consumatori, già al momento della progettazione, o ristrutturazione immobiliare.

I retailer, da parte loro, dovranno essere capaci di rinnovarsi di continuo, anche attraverso un’offerta che vada oltre l’esperienza di acquisto e comprenda spazi e momenti dedicati allo svago, all’intrattenimento e alla proposta enogastronomica.

Per i nuovi format emerge un netto consenso verso lo shopping ‘on the go’ e un ritorno alla prossimità, ma anche il successo di negozi temporanei e pop up e di tutte le soluzioni con layout flessibili.

I lavori sono proseguiti con un dibattito sulla rivoluzione digitale e sui nuovi trend. “Nonostante il canale di vendita online continui a registrare un costante tasso di crescita – spiega Rics - è ancora quello fisico a prevalere. Tuttavia è necessario che i retailer puntino sull’innovazione, introducendo strumenti in grado di misurarsi con un consumatore sempre più evoluto, che può acquisire informazioni sul web in tempo reale, leggere e pubblicare recensioni sui prodotti e sulla qualità del servizio e dell’assistenza al cliente”.

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