di Luca Salomone

I centri commerciali stanno tornando a livelli Pre Covid: lo dice “Shopping Center, the New Normal”, sondaggio condotto, dal 9 maggio al 5 giugno 2022, da Cushman & Wakefield su 8.199 clienti di 23 strutture gestite sul territorio italiano, per un totale di 1.913 negozi e una Gla complessiva di 763.698 metri quadrati. Da sottolineare che la ricerca si è svolta un mese prima dei saldi e dunque è depurata da un'eventuale crescita stagionale.

Frequenza al 95 per cento

La frequenza di visita, specie grazie alle fasce di età giovani (millenial e generazione Z), è notevolmente migliorata rispetto al 2021: il 94,5% dei rispondenti ha già visitato almeno una volta uno shopping center, contro il 76,4% dello scorso anno, spinta dal bisogno di un ritorno alle abitudini di una vita senza particolari limitazioni.

Tra le motivazioni di chi non lo ha ancora fatto, solo un 5,5 per cento del totale, il 20,5% ammette di essersi comunque recato presso un concorrente, confermando di fatto il proprio interesse. Il 24,7% dichiara, invece, di avere ancora timori legati alla pandemia (dato in diminuzione, se confrontato con il 36% del 2021); il 21% sostiene di avere ridotto le proprie spese e lo shopping in generale; il 13% preferisce acquistare nei negozi di vicinato (10,6% nel 2021) mentre solo per l'8,2% l'alternativa è l'online.

Il mall, con i suoi negozi, rappresenta ancora il motivo principale per visitare i centri (53,6% degli intervistati) mentre la spesa alimentare (ipermercato o superstore) si ridimensiona, rispetto all’anno scorso, e si avvicina ai livelli pre-Covid (28,3%).

Cresce l’attrattiva della food court come ragione principale, ma la percentuale è ancora inferiore rispetto a livelli ante pandemia e si attesta su un inatteso, 4,7 per cento.

Flettono gli acquisti online

La “passeggiata” al centro commerciale, per puro divertimento, motiva un altro 7,2% dei rispondenti e, sebbene in leggera crescita rispetto al 2021 (6,3%), resta ancora sotto tono in confronto al 2019.

Per quanto riguarda l’evoluzione degli acquisti online, il dato è molto diverso da quello rilevato nel 2021. La quota di clienti che ha dichiarato di avere fatto maggiormente ricorso al commercio elettronico si è quasi dimezzata, dal 49% del 2021 al 28,5% quest’anno, mentre il 13,8% afferma di avere effettuato più acquisti in presenza (contro l’1,4% dell’anno scorso).

«Con la nuova normalità i clienti sembrano aver ritrovato fiducia, senso di sicurezza e disponibilità a visitare i centri commerciali – commenta Paola Mangia, head of clients marketing & communication del Dipartimento asset services di Cushman & Wakefield -. Stiamo ancora affrontando preoccupazioni legate alla variante Omicron, alla guerra in Ucraina, e alla diminuzione del potere di spesa, ma le ultime tendenze di mercato e il sentiment dei clienti sembrano preludere a una nuova fase di fiducia e ripresa. Inoltre, il canale online non sembra minacciare i centri commerciali, a patto che questi ultimi riescano a rinnovare e diversificare la propria offerta».